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An AI created by the Anarchist Federation to provide the next stage of theory to the anarchist community.

organisemagazine.org.uk/cognit

«…the key point is that it won’t be text that we humans consider meaningful…»
La comprensione di un oggetto implica sempre la precomprensione dell’intero orizzonte dei rimandi al cui interno l’oggetto diventa significativo e fruibile per l’umano. Una evidenza difficile da vedere restando nella prospettiva del pensiero calcolante.

writings.stephenwolfram.com/20

Intelligenza artificiale: il Garante blocca ChatGPT. Raccolta illecita di dati personali. Assenza di sistemi per la verifica dell’età dei minori

garanteprivacy.it/home/docweb/

Un esempio notevole di come dare dignità ai popri dati e preservare una cultura vernacolare senza formattarla o annullarla nella cultura digitale.
Papa Reo, una piattaforma linguistica multilingue fondata su conoscenze e modi di pensare indigeni, consentirà alle piccole comunità linguistiche indigene di sviluppare le proprie capacità di riconoscimento vocale e di elaborazione del linguaggio naturale, assicurando che la sovranità dei dati rimanga loro e che i benefici derivanti da queste tecnologie vadano direttamente alle loro comunità.

papareo.nz/#kaitiakitanga

Quello che è in gioco non è una violazione della “intimità”, perché l’intimità non ha nulla a che vedere con i parametri registrati in una qualunque regione del sistema nervoso o del corpo. Nemmeno il sistema dei neuroni specchio, una delle scoperte neuroscientifiche più importanti, ha minimamente intaccato il tema della intimità dal momento che la simulazione incarnata di un’azione osservata in una alterità non potrà mai rivelare le personali intenzioni, il significato personale dell’azione osservata (e simulata) per chi la compie.

Tutto il tema del controllo cognitivo ed emotivo aperto dai dispositivi indossabili è una gigantesca montagna di stupidaggini pseudoscientifiche e pseudointellettuali. L’unico controllo che quei dispositivi attuano sta nel convincere persone ad acquistarli e ad indossarli, un tema che pertiene al marketing. La vera minaccia è quella di un liberismo guidato dall’egoismo al ribasso che attua il gioco di sempre: far passare per naturale - dunque inevitabile - ciò che invece è culturale e storico e che dunque invoca la scelta e la responsabilità umana.

In gioco c’è una drammatica progressiva colonizzazione di spazi della vita pubblica e privata da parte di tecnologie sviluppate da aziende private con obiettivi di marketing e non scientifici, meno che mai umanitari. Una colonizzazione che ha bisogno di ridurre - tacitamente e in modo subdolo - l’umano alla macchina, prima ancora di avvicinare la macchina all’umano.

La prima azione di resistenza contro questa colonizazione consiste nel decostruire la comunicazione da marketing e le narrative che genera, totalmente scollate dal fenomeno della vita umana vissuta.

La seconda azione di resistenza consiste nel togliere legittimità e potere sociale alle aziende nel decidere come e quando applicare i loro dispositivi nel controllo delle persone e nel riportare il privato sotto il controllo di scelte comunitarie, politiche e sociali: se non è giustificato da ragioni di sicurezza personale e collettiva (il caso dei conduttori di treni ad alto rischio dei quali si parla nell’articolo) perché un lavoratore deve accettare di farsi monitorare dal datore di lavoro?

La terza azione di resistenza consiste nel delegittimare, una volta per tutte, tecnici informatici ed ingegneri nella loro pretesa di spiegare l’umano e la vita vissuta sulla base dai modelli artificiali e meccanicistici, alimentando narrative utili al mercato che ha tutto il vantaggio nella stabilizzazione dell’umano, nel ridurre la complessità dell’umano alla banalità della macchina dove la ragione è ridotta a calcolo e l’esistenza a funzionamento.

scientificamerican.com/article

Starting from a reduction of intelligence to its functions and computational procedures capable of reproducing them, like a mechanism, Microsoft can claim anything. In that image of a brain connected to a mechanism there is all the sense of what Microsoft does not say about its perspective on intelligence while considering it unique and universal. It is no longer even science but pure marketing that rides on technology.

futurism.com/gpt-4-sparks-of-a

Visto l’entusiasmo con il quale è partita la campagna di colonizzazione delle scuole da parte di ChatGPT, mi sono divertito a fare direttamente al nuovo oracolo alcune domande sull’uso del sistema di IA nelle scuole.
Potete voi stessi leggere le mie domande e le “sue” risposte nella immagine che allego.

Alla domanda se ChatGPT può essere usata nelle scuole risponde affermativamente (ovvio, basta fare degli abbonamenti, tu dare denaro io dare cammello) e spiega anche il perché.

Quando poi però passo a chiedere se esistono studi in neuroscienze che hanno verificato gli effetti del sistema nelle scuole dice che non ci sono attualmente studi che ne hanno verificato gli effetti.

Chiedo di nuovo di indicarmi a quali fasce di età ChatGPT può essere usato nelle scuole, e qui trova almeno il buon senso di escludere la fascia 6-10 anni. L’avrei affondata se avesse incluso quella fascia, dal momento che invece io sono a conoscenza di diversi studi in neuroscienze che hanno mostrato gli effetti negativi o quantomeno hanno alzato degli alert nell’impiego del digitale in quella fascia di età.

Ma, ancora, quando chiedo di indicarmi se esistono studi in neuroscienze che hanno verificato in quali fasce di età è più indicato l’uso di sistemi come ChatGPT nelle scuole, la risposta è che tali studi non esistono.

A voi invece chiedo: quale imbecille patentato può ritenere affidabili le risposte affermative sull’uso di un sistema di IA nelle scuole quando lo stesso sistema afferma che non ci sono studi al riguardo che ne abbiano verificato gli effetti?

È evidente quale motore fa muovere tutta questa macchina di supercazzole su ChatGPT e la IA: gli interessi economici in gioco sostenuti in parte da compari in affari in parte da incoscienti che si lanciano in previsioni futuristiche senza avere alcuna competenza sulle questioni in gioco ma solo perché a loro piace tanto giocare con la tecnologia e la fantascienza.

Io intanto ho definitivamente deciso che ne ho abbastanza, è tempo perso.

Un caro saluto e buona giornata, car@ ❤️

Chi controlla quali domande fare e come farle controlla anche le risposte, e chi controlla le risposte controlla la realtà. Allo stato attuale le uniche domande son quelle che si possono rivolgere agli oracoli della IA (ChatGPT etc…) e le uniche prospettive ammesse sono quelle del pensiero calcolante… qualunque altra domanda, qualunque altra prospettiva è ignorata.
Tirate le somme.

The Age of AI Hacking Is Closer Than You Think
Algorithms struggle to understand human ambiguity. But such quirks are a flimsy shield against the threat of artificially intelligent hackers.

wired.com/story/artificial-int

Ho generato una world cloud da un documento di pianificazione per la ricerca sulla AI di un Paese del quale taccio il nome.
Il documento a me ha fatto una certa impressione, mentre lo leggevo, perché il linguaggio usato è più adatto alla pianificazione di una guerra che non di una impresa per la salute e il benessere pubblico.

A voi lascio un esercizio: provate, se riuscite, ad individuare la parola ‘human’ nella nuvola.

Prove di interazione con il sistema ChatGPT dalla shell di Linux.
Potrebbe essere un modo per aggirare l’eventuale blocco dell’accesso a ChatGPT dal browser. Poter formulare questioni sul sistema di IA direttamente dalla shell è comodo. Con un minimo di fantasia poi si possono dirottare e salvare automaticamente in append (comando: 2»nomefile.txt) gli output di ChatGPT su un file testuale nel quale raccogliere tutte le risposte elaborate.

È comodo, per alcune operazioni, ma bisogna fare attenzione perché le risposte elaborate sono sempre meno utili man mano che si scende in profondità con le richieste. Nelle ricerche più sofisticate e sottili le elaborazioni e i rispettivi output sono spesso insoddisfacenti, ma se avete bisogno di informazioni burocratiche o elaborare una lettera di risposta all’amministratore del condominio va benone.

Un’altro aspetto tutto da esplorare, usando ChatGPT da shell, è la possibilità di fare domande su problemi tecnici per ottenere elaborazioni in termini di comandi da digitare. Giocando con la redirezione da shell i comandi forniti come suggerimenti possono essere mandati in esecuzione… se vi regge il cuore e avete una macchina sperimentale sulla quale giocare e fare “casini” 😀

Computational propaganda:
«AI and machine learning technologies enable computational propaganda bots to tailor their campaigns in real-time and spread with virus-like scale. Essentially, these bots identify and exploit people who are computationally pre-determined to be the most vulnerable to digital psychological manipulation. Political propagandists, such as the infamous firm Cambridge Analytica, exploit traits in people that signal their level of susceptibility to different psychological manipulations. Examples of such traits are detailed in leaked emails from the firm. Traits include allegiance to a political party, stances on hot-button issues such as gun-control, and even if a person is neurotic, suspicious of others, or believes in astrological signs.»

cbinsights.com/research/future

Prodotti, servizi e dispisitivi fuori dalla ricerca e mediati da aziende orientate solo al fatturato: una “Führung ohne führer”.
semafor.com/article/02/24/2023

«Whereas the idea of the brain as working in inferential way was initially meant to describe automatic and implicit perceptual processes (Helmholtz, 1867, 1925), which has been extended to the claim that delusions and hallucinations are similarly based on automatic and unconscious inferences (Adams et al., 2021; Mishara, 2007), most computational paradigms on clinical delusions operationalize and isolate deliberate reasoning, which relies on type 2 cognition, is explicit, deliberate and routed in rational theory and cognitivism. Computational psychiatry thus seems to represent a fusion of ideas, conceptually merging cognitivism, and rationalism with automatic, unconscious inferential Bayesian accounts.»

link.springer.com/article/10.1

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