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In Italia una casa editrice può stampare e diffondere un’opera di uno scrittore morto senza dover dare dei soldi ai suoi eredi se sono passati almeno 70 anni dalla sua morte. Per la precisione, 70 anni e qualche mese, settimana o giorno, perché per le regole europee, a prescindere che una scrittrice o uno scrittore siano morti a gennaio o a dicembre, il diritto d’autore scade sempre il 31 dicembre e le opere entrano nel pubblico dominio il primo gennaio. Quindi oggi si sono liberate dal copyright tutte le opere letterarie scritte da persone morte nel corso del 1950. Tra gli altri si fanno notare soprattutto due nomi, ancora molto letti a distanza di decenni, da studenti e no: quelli di George Orwell e Cesare Pavese.
https://www.ilpost.it/2021/01/01/libri-pubblico-dominio-2021/