Per la #SagraSegreta una poesia/storia/epica che attende di essere disegnata/animata/musicata/ballata da diciotto anni...
**Latticine illusioni** (2004)
Son stato per decenni
chiuso in una cantina.
Ho atteso finché venne
una bella contadina.
Mi scelse, uno su mille,
mi strinse al suo pettone.
Sudai e feci scintille
credendomi il padrone.
Ma non potei sapere
lo squallido destino:
mi attendevano pere
(estranee al contadino!).
Momenti di incertezza
quando mi posò lieve
sul tavolo di grezza
fòrmica bianco-neve.
Si allontanò un secondo.
Sentii dei rumorini:
suon di metallo immondo
sentii degli arrotini!
Sudavo e risudavo,
panico mi pervase.
D'orrore mi riempivo:
le lame ormai son rase.
La laida contadina
sembrava un macellaio.
“Perché non la fontina!”
tremante le gridai.
Ma è ovvio, non m’ascolta,
non può provare pena.
Diabolica, la stolta,
m’infilzò di gran lena.
E taglia, e fammi a fette,
ti inebrii il mio odore!
Ma sappi che io, Formaggio,
sotto la crosta ho un cuore!