@mcp @naciketas @RossellaLatempa
Ciao. Come ho cercato di spiegare, la "restituzione" INVALSI è certamente accessibile da parte di docenti che lo richiedano, relativamente alla propria classe, o di singoli studenti, che oggi possono anche scaricare un badge elettronico. Ci mancherebbe.
Essa tuttavia consiste in un elenco di "voti", ossia di livelli raggiunti, da 1 a 5. Ciascuno associato al codice SIDI dello studente. Ciò che non è accessibile è IL CONTENUTO dei test dai quali si sono "prodotti" quegli esiti. Ovvero l'informazione che serve per comprendere COME quell'esito (livello) è stato ottenuto.

Follow

@RSL @mcp @RossellaLatempa Purtroppo sulla questione ho solo notizie di seconda mano, perché le INVALSI non riguardano le mie discipline. Ieri però durante i consigli di classe si è discusso dei risultati delle _simulazioni_ delle prove, che è possibile scaricare liberamente dal sito delle INVALSI. In sostanza si tratta di uno strumento che è possibile usare facilmente per valutare le competenze anche come singolo docente.

@naciketas @RSL @mcp
Non è necessario avere ulteriori informazioni. Quelle *di prima mano* sono spiegate nel post di Roars.

@RossellaLatempa @RSL @mcp Perdonami, ma ROARS ha un suo punto di vista sulle INVALSI come su tante altre cose. Legittimo, ci mancherebbe; ma illegittimo è pretendere che questo punto di vista sia la verità.

Trovo discutibilissima ad esempio l'affermazione con cui Maria Chiara Pievatolo sintetizza il primo punto dell'articolo: " La è ora progettata per formare non persone ma *strumenti* di produzione e consumo".

Peraltro mi pare di aver visto citato Lucio Russo. La sua idea di scuola in "Segmenti e bastoncini" è esattamente una scuola interamente asservita agli imperativi della produzione.

@naciketas @RSL @mcp
Discutevamo di se i test invalsi fossero accessibili o meno, in termini di contenuti.
Non c’è nessun punto di vista su questo.
La risposta è NO.
I test che gli studenti svolgono e che producono “dati” ritenuti affidabili e addirittura capaci di “certificare competenze” individuali NON sono pubblici. I contenuti NON sono accessibili. Dunque NON sono riproducibili.
Questo è un fatto. Non un punto di vista.

@RossellaLatempa @RSL @mcp E il fatto che si possano scaricare i test per fare una simulazione in classe è irrilevante?

@naciketas @RSL @mcp
Per addestrare gli studenti ai test esistono le “simulazioni” ufficiali e le centinaia di pagine dell’editoria specializzata, oltre alle palestre digitali online.
Le simulazioni non rispondono al problema della mancanza di trasparenza. Mi sembra evidente.
Se i miei studenti (o mio figlio) sono valutati 1,2,3 etc. nei test invalsi, io voglio poter controllare perché.

@RossellaLatempa @RSL @mcp hai detto però che i test INVALSI non sono riproducibili. Le simulazioni sono una esatta riproduzione dei test. E i miei colleghi le usano non per preparare gli studenti, ma per verificare le competenze.

@naciketas @RSL @mcp
Difficile capirsi se si parte dal presupposto che i test invalsi “verifichino competenze”.
O che le simulazioni siano “esatte riproduzioni” dei test di matematica, italiano e inglese.
Saluti

@RossellaLatempa @RSL @mcp Ho detto più volte che non ho esperienza diretta dei test Invalsi. Ho dato uno sguardo a quello che facevano i miei studenti, e mi parevano prove di competenza. Se dici che non lo sono mi fido. E' evidente, però, che per definizione una simulazione è simile alla prova. E dunque è falso che i test INVALSI non siano riproducibili. Certo non sono identici, per ovvie ragioni. Ma la tipologia di test è riprodotta e replicata nelle simulazioni.

Sign in to participate in the conversation
Qoto Mastodon

QOTO: Question Others to Teach Ourselves
An inclusive, Academic Freedom, instance
All cultures welcome.
Hate speech and harassment strictly forbidden.