Nel settembre del '99 un pensionato stava festeggiando il compleanno in un bar del mio quartiere. Fu ucciso da un proiettile vagante durante un agguato di mafia. Il bersaglio era il boss Salvatore Prencipe, ucciso venerdì scorso con una fucilata in volto.
Me la ricordo, la morte di quel pensionato. Mi aspettavo una mobilitazione della società civile. Una manifestazione o almeno un sit-in. Qualcosa. Non accadde nulla. Quel giorno capii che a Foggia morire in un bar festeggiando il proprio compleanno era una cosa come le altre. La normalità foggiana.