L'unica cosa positiva che riesco a dire di Ratzinger è che nei suoi scritti da papa nom pontificava, ma si muoveva da studioso. Perché questo, di fondo, era: uno studioso. Di spessore, anche, benché su posizioni per me inaccettabili. Era un passo, piccolo, verso l'umanizzazione della figura del papa (singolari questi cattolici che presentano Dio come uomo ma non riescono a fare la stessa cosa col papa). Al tempo stesso amava sfoggiare tutti i segni esteriori del potere papale, anche a costo di rendersi ridicolo.