Dopo numerose resistenze mi accingo finalmente alla lettura di "Demonologia Rivoluzionaria" del Gruppo di Nun. E qui però si affastellano due ordini di considerazioni. Alla luce di una lettura interessante, affascinante, feconda di interessanti implicazioni filosofiche, ci si scontra però con la biografia sociale degli autori: tutti borghesi, tutti di quella "città bene" dei circoli culturali alternativi e radical-chic, tutti giovani promesse dell'editoria, che mal si conciliano con quel loro "dolore", quella "sofferenza cosmica" che dicono di esaltare.

Troppo facile fare i negromanti negli interstizi tra un podcast e un vlog.

#mannaggia

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@neurob Sto scrivendo un libro sul Diavolo. Dici che me lo devo leggere?

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