Quando una parte del corpo si separa dall’organismo e si costituisce a parte da esso, il corpo si ammala. Quella parte è un tumore, e il tumore può uccidere un organismo. Qualsiasi organismo militare che si concepisca come corpo a sé stante costituisce un potenziale organo eversivo e un pericolo per la democrazia. Il corpo di cui un militare deve far parte, in un sistema democratico – come richiede la stessa Costituzione, all’articolo 52 (“L’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica”) – è il corpo sociale. E far parte di un corpo sociale vuol dire rispondere ad esso. Non c’è onore, si dice, senza responsabilità. E essere responsabili vuol dire rendere conto. Nel caso specifico, spiegare cosa è stato fatto in questi lunghi anni – i lunghi anni durante i quali una famiglia ha atteso giustizia per l’uccisione del proprio figlio, e per troppo tempo ha disperato di averla: e non c’è offesa più grande a una democrazia – per combattere attivamente nel corpo della Folgore le pratiche, le logiche, gli pseudo-ideali che hanno condotto al feroce assassinio del parà Emanuele Scieri.