@amelillo Quello che in concreto si può comprare o no dipende dalla disponibilità di un negozio che venda quel prodotto. Io lo scorso anno con la Carta del docente ho preso il Boox Note Air 2, che ora è per me uno strumento di lavoro fondamentale. Ma ho faticato non poco: i maggiori negozi online non lo vendono (Amazon è interessata a vendere il Kindle, Feltrinelli il Kobo, e così via). Ho trovato alla fine un piccolo negozio marchigiano che lo vendeva.
Nel caso di "Nature", mi pare di capire che il problema sia questo. L'abbonamento viene per lo più fatto direttamente sul sito della rivista, non attraverso negozi online. Ci sono però molte altre riviste, anche straniere, cui è possibile abbonarsi.
Quanto ai libri, mi sembra poco auspicabile e in fondo poco fattibile che il Ministero si metta a fare la lista dei libri che sono degni di un docente e di quelli che non lo sono.
@naciketas ma infatti io non vorrei che fosse ristretta la lista dei libri, vorrei che si capisse che, così come qualsiasi libro può essere ritenuto formativo, questo vale anche per molto altro. Per esempio, una SDR, un telescopio... Diamo questi soldi in stipendio smettendo di far finta di non vedere che alla fine c'è chi compra il tablet e i fumetti al figlio pur di spenderli. Io faccio laboratori di legatoria, potrei organizzarli meglio con attrezzatura migliore.
@amelillo Questo è vero. Banalmente: anche il cellulare è, per me, uno strumento di lavoro. Il registro lo firmo solo sullo smartphone, per non perdere tempo con i pc malfunzionanti dell'aula.
@naciketas quello non è il kamasutra, è un manuale per massaggi erotici. Nessuno parlava di dignità, ma che certe letture abbiano una valenza e altre meno mi pare poco opinabile.