@Kurjak si, ma allora, più che solitudine è mancanza, una condizione dura da sostenere perché con il venir meno dell'altro da me , o di una condizione che è a fondamento della mia vita, perdo la possibilità di ritrovarmi e sentirmi vivere in quell'unico e irripetibile modo che l'altro apriva ad ogni incontro. Ed è doloroso. È proprio in quelle condizioni, quando la vita si ferma, si incaglia, che bisogna ritrovare prima possibile il movimento di apertura, tornare a generare vita, ciascuno secondo le proprie possibilità, seguendo senso e significati che gli sono più intimi. In quelle condizioni la solitudine può aiutare molto a riconfigurare il sentire e l'agire, a ricomporre le tracce di sé e della propria storia, per dare poi nuova apertura a possibilità alla vita. Un lavoro che non deve necessariamente esser fatto da soli, possiamo condividerlo con le persone che ci amano e con le quali condividiamo prospettive e speranze.

Sign in to participate in the conversation
Qoto Mastodon

QOTO: Question Others to Teach Ourselves
An inclusive, Academic Freedom, instance
All cultures welcome.
Hate speech and harassment strictly forbidden.