Esistere è essere già sempre aperti a… essere in rapporto con… essere presso di... è anche contemporanea apertura di volta in volta a sé stessi. Il mio corpo è il luogo in cui ogni volta si attualizza l’apparire del mondo e il mio sentirmi vivere. Il mio corpo si impadronisce del suo esserci, lo agguanta in un’unica presa mentre si riflette nelle cose del mondo.
Ogni sensazione, ogni percezione, ogni emozione è contemporaneamente un emergere e uno sparire, è già dissolta nel momento del suo accadere.
«Ma per noi sentire è svanire; ah, noi ci esaliamo, sfumiamo; di brace in brace buttiamo odore più lieve.»
---[Rilke, II Elegia]