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Un altro articolo dove apprendimento e comprensione sono ridotti al lancio dei dadi, solo perché torna comodo. Non dico necessariamente Heidegger, che mette a fondamento del senso la silenziosa relazione pratico attuativa con le cose del mondo, ma almeno René Thom che ha elaborato una intera matematica di morfogenesi del senso a partire dal corpo, dalla gestualità e dalla interazione con gli oggetti.
La attuale, ridotta ai , è una collezione di supercazzole cognitiviste fondate sulla calcolabilità, la presenza e la quantità, là dove l'umano impara e comprende a partire da "ciò che manca":

«Denkende lernen aus dem Fehlenden nachhaltiger.»
[Heidegger, Kant und das Problem der Metaphysik. Vorwort zur zweiten Auflage]

intuitiveai.substack.com/p/why

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