Buongiorno e benvenuti alla rubrica "La Storia siamo io". Oggi sul Corriere l'autorevole professore Ernesto Galli della Loggia, nel giorno della strage nazifascista di Sant'Anna di Stazzema, lamenta un doppiopesismo tra MSI e PCI e si chiede perché si parli di terrorismo fascista e non di terrorismo comunista. Brevemente: 1) Perché quando c'erano le Brigate Rosse, il partito che si è più battuto contro di loro era il Partito Comunista Italiano. Si dovrebbe quindi scrivere "terrorismo molto più comunista" ma non entra nei titoli. 2) Perché nessuno a sinistra dice "noi non eravamo lì" quando si parla di BR, forse perché davvero non erano lì. Era lì Guido Rossa, il sindacalista della CGIL che dalle BR fu ammazzato. 3) Infine, non che sia rilevante, il Partito Comunista italiano, pur con le note compromissioni col PCUS recise nel 1976 da Enrico Berlinguer - Mosca non la prese bene, tentarono di ammazzarlo - ha scritto la Costituzione democratica dopo aver amnistiato i fascisti in segno di pacificazione, l'ha garantita, ha cambiato nome 32 anni fa in dissidio col socialismo reale e si era detto favorevole alla NATO, sempre per bocca di Berlinguer, negli anni Settanta. L'MSI ha combattuto quella Costituzione, ha avuto rapporti frequenti e provati con l'eversione nera, e i suoi eredi sono diventati atlantisti quindici secondi fa. Verosimilmente per calcolo. Infatti la base rumoreggia. Grazie per il cortese ascolto e buona giornata. #12aagosto