Questa foto la fece fare mio nonno una settimana prima di partire per la guerra, appena iniziata. Tutta la famiglia, se la sarebbe portata dietro andando chissà dove a farsi ammazzare. Era un tantinello anarchico, disertare avrebbe compromesso la famiglia. Partì, ma fece un tale casino da farsi mesi di carcere. Con un compagno facevano casini di continuo, si organizzò per farsi passare il vino in cella con un tubo, in modo da farsi trovare ubriaco anche da prigioniero. Alla fine lo rimandarono a casa per disperazione 😂
I casini continuarono a casa. I fascisti gli facevano le poste a sera di ritorno dalla campagna, per dargliele. Con mio padre piccolino avevano escogitato un trucchetto. Quando mio padre vedeva movimenti strani fuori dalla porta di casa, gli calava la corda dalla parte opposta del fabbricato per farlo salire a casa. Alla fine sgamarono, e gli toccò passare una settimana nascosto nel pozzo della vigna per non farsi trovare, mio padre o qualche compagno gli portavano da mangiare ogni giorno calando il canestro nel pozzo.
Rischiò di brutto nascondendo nella cantina giovani ragazzi ebrei. La grotta aveva piccoli cunicoli che portavano ad altre cantine del paese sicché, in caso di incursione, era sempre possibile scappare per un altra cantina. Quanti racconti di soprusi e violenze!
L'antifascismo te lo porti scritto nella carne, quando si da bambino ti senti raccontare certe storie. Per questo la memoria è importante, a patto di saper riconoscere lo stesso pericolo oggi e di prendere posizione.
#antifascismo #giornodellamemoria