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«Il governo Meloni ha saputo costruire una retorica che sembra stare dalla parte dei più deboli ma, guardando da vicino le politiche adottate, emerge una verità diversa.

Il taglio al Reddito di cittadinanza e la cancellazione di fondi essenziali, come quello per la morosità incolpevole, indicano una linea chiara: la povertà si combatte, a detta del governo, con il merito, ignorando le disuguaglianze strutturali, che sono spesso il preludio di una vita connotata da stati di deprivazione.

Il messaggio? Il successo è responsabilità individuale.

In questa narrazione, il "popolo meloniano" appare più spettatore che protagonista, chiamato a compiere un atto di fede che nasconde il vero scopo: difendere chi è già privilegiato.

La realtà raccontata dai numeri è dura: 13 milioni di italiani sono a rischio di povertà o esclusione sociale, mentre le disuguaglianze si fanno sempre più marcate. La retorica anti-egualitaria, che premia chi ha già e penalizza chi lotta per avere di più, si trasforma così nel grande bluff del nostro tempo.»

fondazionefeltrinelli.it/pubbl

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