@romitaggio@www.foxyhole.io non ho detto che i loro studi non siano meritevoli, devo molto ai loro lavori. Ritengo che potevano esserci altri contesti nei quali riconoscere e celebrare i loro contributi e che un Nobel per la fisica sia un'altra cosa.
Peraltro, chiunque abbia davvero studiato e implementato i loro metodi sa bene che l'apprendimento di una rete neurale secondo la discesa di gradiente (energetico) non sia affatto un metodo ottimale ma piuttosto incerto. Quella "discesa" non è esattamente la discesa di uno slalom gigante, liscia veloce e sicura fino all'arrivo, ma l'attraversamento di un territorio pieno di minimi locali, valli e pozzi nei quali il sistema può rimanere intrappolato senza mai raggiungere una condizione accettabile di "apprendimento". Da lì poi una pletora di metodi/workaround per tentare di evitare il peggio. Oggi quel metodo è stato superato, anche se ancora molto utilizzato. La somiglianza con il sistema nervoso poi è semplicemente immaginata, perché il modello a sandwich che viene impiegato è stato anch'esso superato da tempo in neuroscienze (Susan Hurley: https://plato.stanford.edu/archivES/FALL2017/Entries/embodied-cognition/).
Comunque, è solo la mia opinione, avendo lavorato con quei modelli.