Noi molte volte non sappiamo comprendere i fenomeni che si verificano in quel che ci circonda
Eppure siamo portati, in un certo senso costretti, a dare un senso a tutte le cose, visto che non comprenderle può essere insopportabile
Io lo chiamo effetto teddy bear: siamo come bambini che di fronte a un insieme di stracci diamo loro il senso di un orsacchiotto di pezza, perché rassicurante, eppure è solo un insieme casuale di stracci
È quello che permette a un bambino di giocare con tutto
@Gert è oltre a questo livello da topolino che corre nella ruota, semicosciente, esiste un livello più incosciente in cui sistemiamo la realtà a nostro uso e consumo
Che magari non possiamo farne a meno, ma non possiamo non cercare di conoscere
E il mistero va accettato senza un eccesso di paura
Solo decostruendo e osservando con animo quieto, se si può, riconoscendo i nostri moti
@Gert la tendenza è quella di ottenere il massimo da tutto, un uber capitalismo finanziario, come se noi fossimo fisicamente separati dai nostri corpi, la nostra mente, il nostro tempo. L'importante è l'obiettivo, un profitto che è astratto, ragion d'essere di per sé
I contapassi, i controlli sul sonno, la bici in fibra di nonsocosa, abbiamo introiettato il capitalista che guarda male il lavoratore a prescindere, il controllore con il cronometro che verifica i tempi della pipì, tempi moderni