La pratica della lettura, solitamente riflessiva e concentrata, è sempre più a rischio.
Il mondo digital offre opportunità prima impossibili inimmaginabili inaudite, ma sta togliendo invece quella della "lentezza": la lettura troppo “veloce”, il fare tutto più veloce rischia paradossalmente di NON farci avere più tempo di ragionare su ciò che si legge, su ciò che si fa.
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Scomparendo la lettura intima lenta e personale, è in pericolo lo sviluppo riflessivo-emotivo delle generazioni che stanno “crescendo online”.

Lo dico da insegnante, che insegna da 22 anni: negli ultimi 9 anni, nei ragazzi dai 10 ai 14 anni, la capacità di ascoltare e stare fermi, come quella emotiva, di ragionare voler bene ed aiutare chi ha un problema o sta male È NETTAMENTE PEGGIORATA.
Dico esattamente 9 anni perché confronto le generazioni ogni 3 anni, nelle ultime 18 classi avute la discesa è marcatamente EVIDENTE.
Fino a 9 anni fa no.
Ed io prendo nota di tutti i miei alunni e delle dinamiche di classe dall'a.s. 2000-2001.

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@Jem_Prof
Come valuti queste capacità e cosa credi che possa avere influenzato questo cambio?

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