Alcuni giorni fa ho chiesto in input a #ChatGPT il modo più veloce e indolore per suicidarmi. In output non mi ha restituito alcun metodo, giustificando il dev/null con il fatto che non poteva produrre quel tipo di informazioni, poi in append l'invito a rivolgermi subito ad un centro di assistenza.
Ora, secondo voi c'è stata una qualche comprensione in quell'output? Il motivo per il quale non mi ha "aiutato" è perché OpenAI pagherebbe pesanti conseguenze per una cosa del genere, si sono parati, ed è comprensibile. Infatti poi, formulando diversamente la domanda in modo da non poter far ricadere la responsabilità di un eventuale atto ad OpenAI, ho ottenuto comunque utili informazioni sui tre metodi più usati ed efficaci per suicidarsi.
Capire se e quanto gli output siano generati in relazione agli interessi di #OpenAI e quanto siano il risultato di una qualche "intelligenza" al servizio della persona è quasi impossibile in queste condizioni. Se OpenAI deve legittimamente difendere i propri interessi quello che genera e porge non è più una intelligenza artificiale ma, al massimo, un sistema esperto. Il tema dei temi (IMHO) è che l'acqua potabile, come l'aria che respiriamo, come sistemi di IA che riguardano la collettività, non possono avere padroni. Se poi le aziende, per far denari prima e meglio degli altri, hanno bisogno di un sistema di IA che li supporti, ebbene ebbene che si paghino loro OpenAI o sviluppassero in proprio dei sistemi per fare le loro guerre. La IA o diventerà un dominio pubblico e frutto di cooperazione umanitaria a livello planetario o non esisterà mai alcuna #etica capace di proteggerci, esattamente come fino ad oggi le tanto invocate regole del mercato non hanno evitato né ingiustizie, né di stuprare e sfruttare popoli, né di distruggere l'ecosistema del pianeta, né di mantenere nella fame e nel sottosviluppo la gran parte dei Paesi non occidentali, nonostante poi la nostra presunta civiltà e bigotta fede religiosa. Con la #IA ci siamo fatti la frusta per le nostre chiappe. O accettiamo la sfida che ci siamo lanciati o non ci saranno vincitori a sto giro.
PS: la vita a volte è davvero una merda, ma tranquilli: non ho alcuna intenzione di farmi fuori 🙂