@concavi@mastodon.uno dunque, non esattamente. La prospettiva razionalista riduce la conoscenza al Metodo e alla logica. Secondo quella prospettiva la conoscenza si fonda su una sostanziale separazione tra osservato e osservatore, ogni fenomeno è ridotto a mera cosa sotto mano da indagare secondo il Metodo. Se questo può portare a grandi scoperte nell'ambito delle scienze naturali diventa un limite enorme quando portato nel cuore di fenomeni della vita che non sono indagabili secondo quella prospettiva. Per questo Hans Georg Gadamer ha potuto scrivere "Verità e metodo" l'opera forse più importante del ventesimo secolo. Il problema enorme, oggi, è dato dal fatto che l'egoismo al ribasso del capitalismo (ormai diventato un liberismo selvaggio) ha trovato in quella prospettiva una leva potente per la gestione delle sue dinamiche di controllo, pianificazione e dominio dando origine a quella che lo stesso Rober Musil chiamava una "führung ohne führer". Scienza ed economia hanno da sempre cercato di stabilizzare l'umano per meglio poterlo spiegare, prevedere e controllare. Se nel metodo scientifico la misura implica una qualche invarianza dell'oggetto, nell'economia è necessario stabilizzare il complesso e spesso imprevedibile fenomeno della vita umana per poterla meglio pianificare e controllare.
Tutte le meravigliose scienze della complessità non escono da quella prospettiva, della quale condividono le enormi possibilità ma anche tutti gli altrettanto enormi limiti.

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