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Byung-Chul Han, nel libro “Le non cose”, mette in relazione gli smartphone con gli oggetti transizionali di Donald D. Winnicot.
Gli oggetti transizionali svolgono una funzione vitale per il bambino, gli danno un senso di sicurezza, gli tolgono la paura di stare da solo, creano fiducia e protezione. Gli oggetti transizionali (ciuccio, coperta, giochi, indumenti…) sono le prime cose del mondo capaci di stabilizzare la vita dei piú piccoli, di aiutarli a conoscere e ad attraversare i primi contesti di vita, per questo i bambini non se ne separano mai.
In metro, per le strade della città, all’improvviso, non vedo più persone adulte, professionisti impegnati nella loro vita comunicativa, ma una folla sterminata di bambini insicuri e disorientati senza la loro “copertina”, senza il loro prezioso giocattolo.

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