Nei giorni prima e dopo il 25 aprile mi sono divertito a leggere su alcuni social le lamentele dei vili, quelli/e che, non avendo il coraggio di dichiararsi fascisti, attaccano con argomentazioni ai limiti della lobotomia manifestando il loro malcontento.

Utile forse riassumere alcuni punti fondamentali intorno ai quali si articola il loro pianto:

1) il fascismo è passato e finito da 80 anni
(riduzione del fenomeno a una perturbazione atmosferica)

2) …e allora i pugni chiusi?
(riduzione di una prospettiva sociale e politica alla prossemica)

3) appello alla Costituzione per rivendicare il diritto a… esprimere opinioni e posizioni fasciste

4) …e allora i vaccini?

5) mio nonno è stato bullizzato dai partigiani, e a mia nonna rubarono anche i dischi del Trio Lescano…

Potremmo andare avanti, ma credo sia sufficiente per un consiglio: se vi dovesse accadere di incontrare commenti, esternazioni e piagnistei che passano per quei punti, o altri simili… lasciate perdere, non vi ingaggiate in inutili conversazioni più o meno impegnate e non lasciatevi ingannare dai titoli o dalle lauree ostentate, non ci arrivano proprio, poverini!
In alternativa, non so, cantate loro un inno di gioia. Se siete davanti a una birra va anca ben un rutto, tanto per loro fa l’istess.

iv.nboeck.de/watch?v=ELgzMk-3B

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@booboo anche questo è carino, direi persino lungimirante rispetto ai nostri giorni 😂
iv.nboeck.de/watch?v=ZZj3zuu_y

@Gert Quel che si doveva dire, s'è detto. E ora, si vada al nero.

@Gert Ha fatto altro in televisione, il Guzzanti, dopo questa?

@booboo si, figurati, ne fece tante ma non saprei ora indicarti dove andarle a cercare.
Qualcosa mi dice che sei nata/o dopo gli anni '90 😂

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