«Le Alpi Venete apre il numero di Primavera-Estate 2024 con un omaggio a Reinhold Messner, allora prossimo all’importante traguardo dell’ottantesimo compleanno, riproponendo lo scritto che l’alpinista di Funes inviò nei 1970 alla rivista (fu pubblicato nel numero “Autunno-Natale” dello stesso anno). “Allora ventiseienne, Messner era già divenuto oggetto di culto del mondo alpinistico grazie a una serie di realizzazioni che ebbero dell’incredibile: prima invernale della Nord dell’Agnèr, via diretta alla Sud della Marmolada, prima salita del Pilastro Nord dell’Eiger, il “muro” sul Sass d’la Crusc, prima solitaria del diedro Philipp in Civetta, prima solitaria alla Nord delle Droites… oltre alla ben nota traversata del Nanga Parbat. Sulle sue tracce si mise pure l’attento giornalista torinese Emanuele Cassarà che in lui vide, carne e sangue, l’alpinismo del futuro.
Lo scritto, per certi versi ancora attuale, conferma la capacità d’analisi e lo spirito critico di uno dei pilastri su cui poggia tuttora l’alpinismo moderno.»

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