«Dev'essere tutto falso e inconsistente, se migliaia d'anni di civiltà non sono nemmeno riusciti a impedire che scorressero questi fiumi di sangue, che esistessero migliaia di queste prigioni di tortura. Soltanto l'ospedale mostra che cosa è la guerra.

lo sono giovane, ho vent'anni, ma della vita non conosco altro che la disperazione, la morte, il terrore e la insensata superficialità unita a un abisso di sofferenze. lo vedo dei popoli spinti l'uno contro l'altro, e che senza una parola, inconsciamente, stupidamente, in una incolpevole obbedienza si uccidono a vicenda. lo vedo i più acuti intelletti del mondo inventare armi e parole perché tutto questo si perfezioni e duri piu a lungo. E con me lo vedono tutti gli altri uomini della mia età, da questa parte e da quell'altra del fronte, in tutto il mondo. Lo vede e lo vive la mia generazione.

Che faranno i nostri padri, quando un giorno sorgeremo e andremo davanti a loro a chiedere conto? Che cosa si aspettano da noi, quando verrà il tempo in cui non vi sarà guerra? Per anni e anni la nostra occupazione è stata quella di uccidere; è stata la nostra prima professione nella vita. II nostro sapere della vita si limita alla morte. Che accadrà dopo? Che ne sarà di noi?»

---[Erich Maria Remarque, 'Niente di nuovo sul fronte occidentale', 1928]

@Gert
Sto ascoltando proprio in questi giorni la versione letta #AdAltaVoce su #Radio3.

È impressionante, letta in questi giorni, anche la frase subito prima: «E pensare che questo è un ospedale solo, ve ne sono centinaia, migliaia uguali in Germania, in Francia, in Russia».

Invece a #Gaza nord, non ce n'è neppure più uno.

raiplaysound.it/audio/2014/07/

@Pare ti ringrazio per averla segnalata, non la conoscevo 👍

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