Chiacchierando con degli amici sulla scena del famoso monologo di Roy Batty in "Blade Runner", Roy si attacca alla vita e ne comprende il senso proprio mentre la sente scivolare via. Al culmine di quella ineluttabilità, poco prima di pronunciare il famoso monologo (Io ne ho viste cose, che voi umani...) sceglie di non uccidere Deckard (che avrebbe ucciso volentieri all'inizio del film) proprio mentre sta per morire, stringendo al petto una colomba come per sentirne il battito e la sua stessa paura.
Quello che quel film non può concepire è che la vita non è riducibile alla somma di "tutti quei momenti" che se ne vanno come "lacrime nella pioggia" perché, come ogni onda, viviamo la vita di un onda e, allo stesso tempo, la vita del mare. Quando respiriamo respiriamo per tutti, non solo per sostenere la nostra miserabile vita individuale. Se provassimo a vivere in questa prospettiva forse avremmo anche un mondo migliore e saremmo anche molto meno preoccupati e spaventati dalla "morte".

iv.duti.dev/watch?v=KFq1d6qCyj

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