«Nel suo libro Cosmotecnica, Hui innesta quindi la lettura stiegleriana della tecnica intesa come costitutiva dell’umano e determinante del divenire storico sulla prospettiva simondoniana dell’oggetto tecnico quale ente dotato di una propria autonomia ontologica, sostenendo come la tecnica sia sempre, anche, una “cosmotecnica”, vale a dire un’espressione dell’«unificazione tra ordine cosmico e ordine morale»

rivistapalomar.it/pianeta-cibe

@Gert Estremamente interessante.
Mi sarebbe piaciuto trovare un riferimento a Latour piuttosto che a Bergson e porre la tecnologia come trasformativa del soggetto in senso ontologico.

Ottimo spunto quello di vedere la cibernetica come framework politico.

Mi confonde un po' il concetto di cosmotecnica perché non conosco Hui, devo approfondire.
Ho trovato questo altro articolo che la prende alla lontana: indiscreto.org/cose-la-cosmote

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