I risultati di questo studio sembrano indicare una somiglianza tra il modo in cui i modelli linguistici (LLMs) come ChatGPT elaborano le informazioni e il funzionamento del cervello di persone con afasia di Wernicke.
In entrambi i casi, il linguaggio risulta fluente ma spesso incoerente, suggerendo rigidi schemi di elaborazione interna che limitano possibilità di espressione e comprensione.
Mentre però è abbastanza chiaro cosa sia l'informazione e cosa significhi "elaborare" nel caso di un calcolatore, non è affatto chiaro come i concetti di informazione ed elaborazione possano descrivere le dinamiche che osserviamo nei correlati neurali di fenomeni come il linguaggio umano.
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https://advanced.onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/advs.202414016