Da una ricerca sugli effetti della Generative AI sul cervello, la vita psichica e sociale:
1. Effetti a breve termine: pensiero meno critico.
Lo studio mostra che il 72-79% degli utenti afferma di aver diminuito il proprio sforzo cognitivo in attività come l'analisi e la ricerca. Se da un lato l'intelligenza artificiale ti semplifica la vita, dall'altro riduce il tuo coinvolgimento nel pensiero profondo, con una correlazione preoccupante: più forte è la fiducia nell'intelligenza artificiale, meno pensi.
Il risultato: una crescente dipendenza da risposte pronte all'uso (fallo veloce e senza sforzo, arriva prima...)
2. Effetti a medio termine: il rischio di dipendenza cognitiva.
A forza di delegare la risoluzione dei problemi e la creazione all'intelligenza artificiale, il 62% dei partecipanti ha segnalato un calo del proprio pensiero critico.
Il concetto di "atrofia cognitiva indotta da chatbot Al" (AICICA) si riferisce a una crescente dipendenza che indebolisce il ragionamento autonomo. Senza una pratica regolare, le nostre capacità analitiche si "atrofizzanno" rapidamente.
3. Effetti a lungo termine: un impatto sul QI
A lungo termine, l'uso eccessivo porterà a un declino cognitivo più profondo, influenzando la memoria, l'attenzione e la creatività. che può portare a un calo generale del QI. I correlati neurali legati alla memoria (ippocampo) o alla creatività potrebbero essere sottostimolati, mentre quelli dedicati alla verifica degli output dell'IA (corteccia prefrontale) sarebbero più attivati (maggiore tendenza a disturbi ossessivi).