Amici del fediverso: se uno nega che una teoria di complotto xenofoba dell'estrema destra ampiamente debunkata e sbufalata da tempo (piano Kalergi) sia una teoria di complotto, e la considera opinione legittima, come va considerato questo negazionismo nella moderazione di una istanza antirazzista come sociale.network?

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@gubi

IMHO marginalizzare i razzisti (o i fascisti o...) permette al razzismo (o al fascismo o...) di diffondersi più liberamente, inosservato ed incontrastato.

Chiunque "abbocchi" alle loro teorie va aiutato a confrontarsi con la differenza, ad incontrare le persone che teme per scoprire quanto infondate siano le sue paure e le teorie deliranti che ha costruito per giustificarle.

Isolarlo è controproducente.

Il dialogo è l'unica cura.
Il dialogo è lotta antifascista.

@Shamar Il dialogo si fa in due. In questa comunità vogliamo discutere senza dover partire dall'ABC e dover spiegare ogni volta che il piano Kalergi è una bufala, che l'olocausto non è una bufala, che la presenza dei migranti genera ricchezza nel paese anche al netto dei costi, che non c'è nessuna sostituzione etnica. Questo lo spiegano bene i dati di realtà: se sei disposto ad accettarli te li porgo in un dialogo. Se li neghi, negali altrove che qui abbiamo altro e di meglio di cui discutere.

@gubi

Scelta legittima (soprattutto a livello personale), ma che non condivido, proprio perché sono antifascista.

Ancor meno la condivido in termini amministrativi: impedendo a chi sta sulla tua istanza di leggere e ribattere (se vuole) a chi non ti piace, aumenti la probabilità che ciò che non ti piace si diffonda.

"Occhio non vede, cuore non duole" non funziona in politica, perché alla fine siamo tutti sulla stessa barca.

@Shamar se sei antifascista prendi atto che il fascismo non è un'opinione, ma un crimine (Pertini). La libertà di parola non è poter dire tutto, ovunque e a casa di chiunque. La libertà di parola non è poter entrare a casa tua alle quattro di notte a urlare solo perché ho qualcosa da esprimere. La libertà di parola non è avvicinare sconosciuti al bar urlando teorie di complotto xenofobei. Chi vuole imporre deliri fascisti in nome del "dialogo" e della "libertà" fa un'azione violenta e vigliacca.

@gubi

Io sono .
Come .

Credo troveresti utile rileggere ciò che disse nel 1947, quando in Assemblea Costituente si discuteva della XII disposizione transitoria e finale.

> domani potrebbe svilupparsi in Italia un movimento nuovo,
> anarchico, per esempio, e si domanda su quali basi
> lo si dovrebbe combattere.
> È del parere che dovrebbe essere combattuto sul terreno
> della competizione politica democratica, convincendo gli
> aderenti al movimento della falsità delle loro idee, ma non
> si potrà negargli il diritto di esistere e di svilupparsi,
> solo perché rifiuta alcuni dei principî contenuti nella
> formula in esame.

nascitacostituzione.it/04final

Non si tratta di imporre deliri agli altri, ma di non abbandonare i deliranti nelle braccia di chi è ben felice di accoglierli per manipolarli.

L'antifascismo è lotta, anche dialettica e culturale.
Non è fuga.

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