Alternative libere per organizzazioni complesse (segue da Telegram) lemmy.ml/post/219656

Questo è un problema complesso da modellare in maniera rigorosa.

Tuttavia una regola spannometrica è che più un'organizzazione è giovane più ha necessità di evolvere rapidamente i propri processi e strumenti perché deve ancora capire qual è il fit giusto. In questa fase, spendere troppe risorse su uno strumento non adatto o non affidabile può essere particolarmente critico e avere costi elevanti. Questo è un problema nella scelta di qualsiasi software ma chiaramente un software libero il cui supporto costa troppo, che ha feature importanti non documentate o banalmente che richiede tanto tempo per essere installato e integrato con altri sistemi presenta problematiche specifiche. Poi ovviamente c'è la barriera iniziale di tirare su un server e trovare un sistemista affidabile, che non è per nulla banale.

Al crescere e allo stabilizzarsi dell'organizzazione e dei processi possono liberarsi più risorse per adottare strumenti liberi MA transizionare a nuovi strumenti è più complicato appunto perché i processi hanno iniziato a sedimentarsi e lo strumento deve essere fit rispetto ai processi. In più questi costi devono essere giustificabili di fronte all'organizzazione o la scelta non verrà compiuta: in alcuni casi ci può essere una leva politica e ideologica, ma chiaramente questo approccio non si generalizza. Se la scelta non conviene in termini di efficienza dell'organizzazione perché lo strumento è acerbo o malfatto, deve convenire in termini di costi. Questo talvolta è vero, talvolta no. L'ultima opzione è che convenga in una dimensione strategica: usare software proprietario crea minacce esistenziali all'organizzazione. Banalmente uno scenario del tipo: "mi bannano da facebook e perdo tutta la mia clientela, quindi ripiego su una mailing list o un CRM di qualche tipo per consolidare la mia user base sotto il mio controllo". Però anche qui, non tutte le organizzazioni sono capaci di ragionare su questi "cigni neri" e non lo si può dare per scontato.

La risoluzione del problema può essere esclusivamente soggettiva e tattica: per ogni organizzazione e per ogni strumento libero bisogna valutare se e quando introdurlo per rimpiazzare strumenti proprietari più efficaci, perché il massimalismo o ammazza l'organizzazione o la allontana, senza portare alcun cambiamento concreto.

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@Informapirata

In realtà la questione è molto, molto più semplice.

Qualsiasi organizzazione che abbia finalità di natura politica no allineate agli interessi dei , se usa gli strumenti dei GAFAM diventa uno strumento dei GAFAM.

@chobeat portava il controesempio del sindacato interno a che usa strumenti di Google, di fatto confermando la mia tesi.

Infatti Google sta usando il sindacato per

  • identificare per tempo gli impiegati che vi si avvicinano
  • presentarsi in un’Europa che lo guarda con meritato sospetto come rispettoso della “vedete? non blocchiamo nemmeno i sindacati al nostro interno!”

Di fatto il risultato netto è che il sindacato dentro Google diventa uno strumento di controllo interno e di propaganda esterna di Google stessa, serve i suoi scopi, non quelli dei lavoratori.

Naturalmente i membri di questo sindacato sono troppo consapevoli per non saperlo, ma si illudono (forse) di poter domare il mostro.

Di fatto, sacrificano l’autonomia di lungo periodo dei lavoratori di Google per ottenere visibilità e credibilità interna ed esterna.

Chiunque sappia come è stata licenziata Margaret Mitchell da Google (e questi sindacalisti lo sanno) sa che non può usare strumenti di Google per svolgere attività in contrasto con gli interessi di Google.

La stessa cosa avviene in Amazon, in Facebook etc…
(vedi questo recentissimo leak che riguarda i lavoratori di theintercept.com/2022/04/04/am )

Ogni volta che un partito, un sindacato, un gruppo di attivisti usa strumenti tradisce istantaneamente la fiducia di chi vi si avvicina, cedendo i loro dati e i loro interessi politici, il loro attivismo a queste aziende.

Aziende che sono politicamente MOLTO orientate.

E si vincola a loro, come Chobeat stesso descrive.

Questo approccio ha senso se l’obbiettivo non è vincere una guerra, ma metter su un battaglione che fa un passo avanti e viene portato quattro o cinque indietro.

Insomma, se l’obbiettivo è fare attivismo fine a sé stesso, senza voler veramente raggiungere gli obbiettivi che si dichiara, l’uso di strumenti dei GAFAM è ottimo: ti toglie dai piedi tutta una serie di attività noiose e ti garantisce di poter continuare a combattere le stesse battaglie per anni, senza alcun rischio di vincere.

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