Cari Amici Linuxari...
Cari Amici Linuxari,
Sono Giacomo Tesio [1], padre, hacker, debianista dai tempi di Potato
e co-fondatore di Monitora PA.
Vi scrivo per invitarvi a lottare con noi.
Vi invito senza potervi promettere altro in cambio... che risultati [2].
Il software libero sin dalle origini è stato un movimento politico
con l'obbiettivo di garantire la libertà cibernetica delle persone e
la loro autodeterminazione attraverso il software che utilizzano.
La possibilità di comprendere e modificare gli automatismi che le
circondano.
Oggi il FLOSS costituisce l'infrastruttura portante della
nostra epoca, il cui sviluppo è finanziato da multinazionali
che un tempo definivano il copyleft come "un cancro".
Eppure la libertà cibernetica delle persone intorno a noi non è mai
stata tanto in pericolo [3].
Mai nella storia umana è stato possibile sorvegliare ed orientare
individualmente i comportamenti di miliardi di persone, in modo
invisibile e senza l'uso della forza.
Individui e comunità sono vittime di un controllo capillare, continuo
ed automatizzato. Quando giocano [4], quando dormono [5], quando
studiano [6], quando lavorano [7], quando comunicano [8]. Ogni mail
[9], ogni SMS, ogni telefonata [10], ogni foto [11], ogni visita ad
ogni sito web [12], ogni acquisto [13], ogni visita medica [14], ogni
relazione personale o lavorativa [15], persino ogni colpo di tosse in
casa propria [16] arricchisce i profili predittivi utilizzati per
orientare impercettibilmente scelte economiche ed opinioni politiche.
Un potere a crescita esponenziale inedito nella storia dell'umanità. [17]
Ciò che noi hacker abbiamo creato viene usata contro le persone
che amiamo.
Io voglio proteggerle.
Farò tutto ciò che è in mio potere per proteggerle.
E vi invito a fare altrettanto.
# La nostra generazione è fottuta
Ci siamo tutti fatti ingannare dalla gratuità dei servizi,
riconducendola intuitivamente all'etica del dono che
caratterizza da secoli diverse fedi religiose e ideologie
politiche diffuse in Europa.
Io stesso ho usato per anni strumenti di sorveglianza come
GMail, Facebook e LinkedIn, non comprendendone affatto la
natura estrattiva e i pericoli ad essa connessi per le
persone che amo.
Ma possiamo cambiare strada!
Come hacker, possiamo trovare soluzioni.
Almeno per i nostri figli!
Grazie alla DaD, sciaguratamente affidata ai capitalisti della
sorveglianza [18], vengono profilati nelle loro idee, nei loro dubbi,
nelle loro fragilità, nei voti, nei tempi di reazione, nei tempi di
battitura, nelle relazioni che hanno con insegnanti e compagni.
I loro volti, le loro voci e le loro abitazioni sono state cedute
per sempre a multinazionali su cui le nostre autorità riconoscono
di non avere alcun vero potere ispettivo.
E ogni nuovo bit raccolto da queste aziende duplica l'efficacia delle
manipolazioni cognitivo-comportamentali che effettueranno su di loro.
Per decenni. [19]
Io non voglio abbandonare le mie figlie nelle mani dei GAFAM.
Non voglio che possano influenzarne le scelte o determinarne le
opportunità.
E so per certo di non essere il solo.
Il 22 giugno 2020, pioniere come sempre [20], il Professor Angelo
Raffaele Meo scrisse all'allora Ministra dell'Istruzione affinché
sottraesse la Scuola pubblica al capitalismo della sorveglianza
e al software proprietario. [21]
Molti di voi firmarono quell'appello.
Rimase inascoltato.
# Una lotta cibernetica, nonviolenta ma senza quartiere
Monitora PA esige il rispetto della Legge.
Lotta per il rispetto dei diritti e dell'autonomia delle persone.
Viviamo in una società che stigmatizza il conflitto, ancorché
nonviolento, perché il conflitto dialettico funziona!
Sovverte gli equilibri di potere.
E noi siamo sovversivi, come i Partigiani che scrissero la nostra
Costituzione, stufi di vedere il nostro Paese violare le sue stesse
Leggi, danneggiare la propria economia e rinunciare alla sovranità del
proprio popolo per dipendere, succube, da multinazionali straniere che
anche quando usano o sviluppano software open-source, lo fanno a danno
delle libertà e dei diritti fondamentali dei nostri concittadini. [22]
Per questo abbiamo creato un osservatorio automatico distribuito che
al momento stiamo puntando sulla Pubblica Amministrazione da cui
esigiamo ed esigeremo sempre di più il pieno rispetto del GDPR e del
Codice di Amministrazione Digitale. Ed ancor prima, esigiamo il
rispetto dell'articolo 15 della nostra Costituzione.
In questo modo [23], migliaia di scuole, comuni e ospedali,
hanno smesso di usare Google Analytics e Google Fonts, sottraendo
gigabyte di dati personali al capitalismo di sorveglianza.
E chi persevera nel traffico di dati personali è stato e sarà segnalato
al Garante della Privacy affinché venga severamente sanzionato.
Quei dati riguardano i nostri ragazzi. Dobbiamo fare di più.
E per farlo abbiamo bisogno di voi: delle vostre idee, delle vostre
domande, delle vostre energie.
Non per partecipare alle nostre azioni o per supportare Monitora PA.
Non basta.
In questo conflitto cibernetico multilaterale e globale [24] abbiamo
avversari numerosi, potenti e motivati che non si fanno scrupoli
a farsi scudo di realtà piccole ed indifese come le scuole.
Per salvare la Scuola dal lock-in dei GAFAM, servirà una terapia d'urto.
Noi costringeremo le scuole a cambiare, ma avranno bisogno di aiuto.
Per questo vi scrivo.
Non vi chiedo di aiutare Monitora PA, ma le scuole che saremo costretti
a defibrillare.
Sul nostro sito trovate una analisi preliminare sulle scuole
sorvegliate da Google e Microsoft:
- https://monitora-pa.it/2022/09/05/gafam-a-scuola_0.1.ods
E' una panoramica parziale, ma mostra quanto grave sia situazione.
Non possiamo girarci dall'altra parte! Dobbiamo agire!
Vi chiediamo mobilitarvi con i vostri iscritti, di contattare
le scuole più vicine, di sensibilizzarle sui rischi legali [25]
e cibernetici [26] che questi strumenti comportano e soprattutto
di informarle sulle molte alternative libere disponibili.
Aiutatele a scegliere con cura soluzioni che garantiscano davvero
i diritti degli studenti, che garantiscano davvero la "privacy by
design and by default" e non siano semplicemente sepolcri imbiancati,
basati su software libero ma eseguiti sui fumosi "cloud" dei GAFAM.
Aiutate docenti, studenti e genitori a comprendere l'enorme potere
insito nei dati personali ed il danno irreversibile che la loro
diffusione produce all'autonomia individuale e collettiva [27],
attraverso campagne creative e divertenti.
Hanno bisogno di voi.
Giacomo
Co-fondatore di Monitora PA
Web: https://monitora-pa.it
Matrix: #MonitoraPA:matrix.opencloud.lu
[1]: https://www.tesio.it
[2]: https://monitora-pa.it/2022/07/26/MonitoraPA_results.html
[3]: https://monitora-pa.it/2022/08/28/Speciale_Elezioni_2022.html
[4]: https://www.wired.com/story/video-games-data-privacy-artificial-intelligence/
[7]: https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC125716
[9]: https://www.theguardian.com/technology/2021/may/09/how-private-is-your-gmail-and-should-you-switch
[10]: https://www.scss.tcd.ie/doug.leith/privacyofdialerandsmsapps.pdf
[11]: https://www.nytimes.com/2022/08/21/technology/google-surveillance-toddler-photo.html
[12]: https://w3techs.com/technologies/history_overview/traffic_analysis/all
[13]: https://digitalcontentnext.org/wp-content/uploads/2018/08/DCN-Google-Data-Collection-Paper.pdf
[14]: https://edition.cnn.com/2022/08/25/tech/google-abortion-labeling/index.html
[15]: https://en.wikipedia.org/wiki/Facebook%E2%80%93Cambridge_Analytica_data_scandal
[16]: https://patents.google.com/patent/US10096319B1/en
[17]: https://video.linuxtrent.it/w/sWFcXj4DpWPTkvdi7jA61u?start=41m06s
[18]: https://altreconomia.it/la-scuola-italiana-al-mercato-dei-dati/
[19]: https://gliasinirivista.org/a-scuola-da-google/
[20]: https://gliasinirivista.org/scuola-e-universita-perche-preferire-il-software-libero/
[21]: https://scuolalibera.continuity.space/lettera-professor-meo
[22]: https://copernicani.it/wp-content/uploads/2022/07/ContraChrome_IT_final.pdf
[24]: https://www.tesio.it/2022/02/12/I_Dati_della_Discordia.odt
[26]: https://www.wired.com/story/google-search-quietly-damaging-democracy/
Cari Amici Linuxari...
@lifo
PS: mi scuso per il lungo messaggio, dovrebbe essere una mail, ma non ho trovato una casella a cui scrivere sul vostro sito....