@notizie analisi molto interessante.

Ma perché questa pulizia non la fa nessuno?

Ho sempre dato per scontato che queste pulizie le facevano tutte le istanze ma ora che lo fai notare è normale che non lo fa nessuno: è importante far vedere che hai un sacco di utenti perché così quando qualcuno cerca un istanza sulle liste di istanze sceglie te perché ti vede più in alto in classifica

@enzoesco esattamente. Poi c'è anche da dire che non è bello eliminare utenti che stanno facendo qualcosa che non è vietato e allo stesso modo non è bello inserire regole di istanza che impongono agli iscritti di non essere inattivi per il periodo di un anno.

Però alla fine è una questione di igiene

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@notizie @enzoesco da quando impostare obblighi ha da fare con igiene? L'unici disturbati da questo "problema" sono quelli ossessionati dalle misure quantitative. E c'è tantissimo che queste misure non comprendono.

@mapto @enzoesco

> da quando impostare obblighi ha da fare con igiene?

In che senso? Guarda che una buona parte degli obblighi relativi agli spazi pubblici sono legati all'igiene e al decoro

> E c'è tantissimo che queste misure non comprendono.

Non è vero. Gli aspetti quantitativi condizionano anche quelli qualitativi

@mapto @notizie è vero, gli indicatori numerici non riusciranno mai a farti capire se un istanza è un ambiente positivo o uno schifo

@enzoesco invece gli indicatori numerici possono dirti tantissimo sullo stato di salute di un'istanza. Naturalmente possono darti solo elementi quantitativi, ma come dicevo altrove, gli aspetti quantitativi influenzano quelli quelitativi: se un'istanza molto vecchia ha il 10% di utenti attivi, questo non è particolarmente preoccupante, ma se un'istanza nata un anno fa ha il 10% di utenti attivi, questo indica un problema; se un'istanza presenta 50 utenti attivi, ma non vedi almeno 50 messaggi giornalieri, quell'istanza è a rischio desertificazione; se gli utenti di un'istanza producono troppi messaggi e poche risposte, quell'istanza è destinata ad atrofizzarsi.

@mapto

@notizie @enzoesco in che modo in particolare gli utenti passivi peggiorano l'esperienza dei attivi? 10% attivi su un milione sono sempre una comunità più vivace da 70% di 1000 utenti.

Quello che mi preoccupa è che questo è ovvio anche dai numeri. Non serve nascondersi dietro ragionamenti Hegeliani.

@mapto @enzoesco

> in che modo in particolare gli utenti passivi peggiorano l'esperienza dei attivi?

Attenzione a non travisare ciò che ho detto: non ho mai affermato che gli utenti inattivi (passivi non significa nulla) peggiorino l'esperienza di un'istanza. Questa è una tua interpretazione sbagliata delle mie parole. Quello che ho detto è che un numero elevato di utenti inattivi è un indicatore dello stato di salute, non una causa che determina lo stato di salute.

Comunque, sappi che gli utenti inattivi, un po' peggiorano l'esperienza di un'istanza, per due motivi
1) alterano il numero di follower reali degli utenti di vecchia data rispetto a quello degli utenti nuovi
2) possono indurre gli utenti che si iscrivono a credere che un'istanza sia più attiva di un'altra e quindi influire sulle scelte di utenti che avrebbero potuto iscriversi in altre istanze, determinando nella popolazione delle istanze una selezione indotta diversa da quella che si sarebbe avuta


> 10% attivi su un milione sono sempre una comunità più vivace da 70% di 1000 utenti.

Certamente, ma non c'entra con quello che ho detto. Le cose sono due: o non mi capisci o non riesco a spiegarmi correttamente: non ho mai parlato di utenti attivi assoluti, ma solo delle percentualli come uno degli indicatori dello "stato di salute".

> Quello che mi preoccupa è che questo è ovvio anche dai numeri. Non serve nascondersi dietro ragionamenti Hegeliani.

A cosa ti riferisci?

@notizie @enzoesco sicuramente non ci capiamo, ma anche da conversazioni precedenti credo che questo è dovuto molto più a punti di vista molto differenti, anziché a un malinteso concreto.

Per me la misura principale della qualità di un'istanza è che tipo di contenuti vengono pubblicati (quindi qualitativa), e in nessun modo quanti utenti o follower sono registrati. Probabilmente a differenza di altri utenti, spesso controllo i /public/local di altre istanze in ricerca di utenti da seguire. Mi interessa poco quanti follower ha qualcuno e sicuramente non lo vedo come criterio di qualità (per illustrare, vedi i temi di queste persone fedidb.org/popular-fediverse-a ).

Scrivo questo solo per chiarificazione. Non credo che sono in grado di convincere, o magari influire in qualsiasi decisione.

@mapto @enzoesco

> non ci capiamo, ma anche da conversazioni precedenti credo che questo è dovuto molto più a punti di vista molto differenti

> Per me la misura principale della qualità di un'istanza è che tipo di contenuti vengono pubblicati (quindi qualitativa), e in nessun modo quanti utenti o follower sono registrati

Quindi tu:
1) non pensi che lo stato di salute dell'istanza dipenda anche da fattori quantitativi
2) non pensi che gli aspetti quantitativi costituiscano un indicatore qualitativo
3) non pensi che gli aspetti quantitativi possano influire su quelli qualitativi

Secondo me le tue valutazioni sono errate, ma seppure tu avessi ragione, mi scpieghi perché questo dovrebbe influire sulla comprensione di quello che ho scritto?

@notizie @enzoesco

1) Sono convinto, che nella osservazione dello stato di salute si possono includere anche fattori quantitativi. Per dire "dipende anche da fattori quantitativi" sarebbe tornare a confondere indicatori con cause come dicevi tu. Misure rilevanti sicuramente sono MAU, valori medi per post di risposte, repost e favourites.

Sarei interessato anche nei numeri di blocchi personali e a livello di istanza, ma ancora non ho chiare idee come interpretare questi dati. Sto pensando nella direzione di thought bubbles e radicalizzazione, perché sono convinto che un dialogo civile è una parte importante del benessere sia della comunità, sia del individuo.

2) Mi appoggerei a questa citazione "Nel linguaggio scient. è spesso usato genericam., sempre in contrapp. a quantitativo, per indicare che un discorso, un ragionamento o anche un diagramma non sono appoggiati a precisi riferimenti numerici: teoria q. di un fenomeno". treccani.it/vocabolario/qualit . Forse tu ti riferisci a un altro significato della parola?

3) Di nuovo, la mia tesi si limita solo a dire che gli utenti inattivi/passivi non influiscono alla qualità di esperienza degli utenti attivi. È fondata sulla mia esperienza personale di avere un account da tanti anni ma di essere diventato più attivo solo da quando gli altri social sono diventati più aggressivi nei blocchi di dissenso, dell'accesso pubblico e degli API. Cercherei di evitare entrare in una discussione generica come l'hai proposta in questo punto.

Infatti, sono completamente d'accordo con:
"Poi c'è anche da dire che non è bello eliminare utenti che stanno facendo qualcosa che non è vietato e allo stesso modo non è bello inserire regole di istanza che impongono agli iscritti di non essere inattivi per il periodo di un anno."

e stavo chiedendo come questo si conclude con: "Però alla fine è una questione di igiene".

Ma infatti, ci sono ragioni perché ci stiamo trovando su istanze diverse, e meno male proprio questa è l'idea del fediverso.

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