@Elikorokoros @Mau_or_ Secondo i nostri giornalisti, la regola è proprio questa. Nei tribunali, invece questo avviene anche se l’oggetto del processo è un altro; è un retaggio culturale che ci trasciniamo dietro da decenni di società patriarcale.

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@Fighen @Elikorokoros @Mau_or_

in realtà è il contrario. La convenzione di Instanbul dà alle vittime di stupro un vantaggio in sede di processo

"In tema di violenza sessuale, la testimonianza della persona offesa vittima di siffatto reato, ove ritenuta intrinsecamente attendibile, costituisce una vera e propria fonte di prova, purché la relativa valutazione sia sorretta da un'adeguata motivazione, che dia conto dei criteri adottati e dei risultati acquisiti."

quindi se portato al limite, è l'accusato che deve dimostrare di essere innocente e non l'accusatrice a dover dimostrare di aver subito un danno, dato che la sua parola vale come prova.

Ovviamente, per evitare di condannare innocenti solo sulla base di una falsa accusa, l'accusato e gli inquirenti hanno facoltà di testare l'attendibilità dell'accusatrice. Da qui la sensazione che gli "stiano facendo il processo contro".

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