Vengo a prenderti al nido. Stai giocando
con una scatola rossa. Mi guardi
ma sembri indifferente. Per un attimo
mi pare d'essere un estraneo. "Vieni?"
Mi raggiungi e ti prendo tra le braccia.
È andata bene, dice la maestra.
Sei tranquillo, non dai nessun problema.
Fuori è freddo. Domani sarà marzo.
Penso tornando a casa a questo tempo
che si fa così tardo: ed è un pensiero
che devo allontanare ad ogni costo.
A casa piangi piangi piangi. È sonno?
Ti prendo in braccio. Per un po' ti quieti
ma poi riprendi a piangere. Hai sete?
No, non hai sete. Piangi, piangi piangi
smetti un po', poi riprendi disperato
e ti contorci. Ti fa male il dente?
Non lo so. Sei mio figlio ma non so
cos'è che ti tormenta. Stai soffrendo
ed io, tuo padre, non so farci nulla.
Ermes ritrova tra i miei vecchi libri
un'edizione del _Piccolo principe_.
Dunque era lì, mi dico: e l'apro.
Ed ecco la sua dedica: "Per come
uno ha domesticato l'altro, senza
lasciarci spaventare dalle spine".
E la sua foto. È in Svizzera, a Gruyeres.
Il suo sorriso acerbo e malizioso
quell'aria di bambina impertinente
gli occhi celesti, i dreads, la croce al collo.
Ricordo in giorno in cui prese quel libro
ci scrisse qualche cosa e me lo diede
con noncuranza quasi; ed io rimasi
stordito come sempre quando accade
la bellezza. Era estate. Poi fu il tempo
del dolore che lascia cicatrici.
E me ne andai nel buio e nel silenzio
scavando gallerie a mani nude
nella sostanza ruvida del mondo
certo soltanto di queste mie spine
inaddomesticabili. Ed è quanto.
I migranti morti al largo di Crotone provenivano dalla Siria, dall'Afghanistan e dall'Iran. Provenivano fa paesi in guerra o in cui sono vietati i diritti più elementari. Avevano diritto all'asilo politico o alla protezione umanitaria. Questo diritto si è trasformato in una condanna a morte non per una tragica fatalità, ma per la criminalizzazione del soccorso in mare. E fa una rabbia immensa leggere la nota del presidente del Consiglio che afferma che "Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole". Negando anche da morte, a queste persone, lo status di profughi.
@Josephine@mastodon.uno @Assofante@mastodon.uno Per Platone il bene non è un accidente, ma la prima delle Idee. Singolare chiamare in causa Aristotele, il meno dicotomico dei pensatori morali occidentali - l'Etica Nicomachea insegna il giusto mezzo per le virtù etiche. La polarizzazione bene/male appartiene alla corrente orfica del pensiero greco (Pitagora, Socrate, Platone) e poi, in modo più radicale (e violento) al pensiero cristiano.
@Josephine@mastodon.uno @Assofante@mastodon.uno Ho scritto per vent'anni libri sulla nonviolenza. Poi mi sono ritrovato compagno di strada di gente che rifiuta il diritto alla difesa di un popolo invaso, in base ad affermazioni generalissime, come "La violenza è sempre sbagliata" o "La guerra è sempre male".
E no, l'etica non è questione di affermazioni generali sul bene e sul male.
Il triste declino di Giorgio Agamben.
https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-sul-mentitore-che-non-sa-di-mentire
@MicheleCal Bel libro. Ti consiglio anche Henry Giroux.
Direttore responsabile di "Educazione Aperta", scrivo quando capita anche su "MicroMega" e "Gli Asini". Ateo sbattezzato, buddhista theravada, anarchico. E nulla di tutto questo.
Vivo a Siena con Xho, nostro figlio Ermes e il cane Mirò Chomsky.