Riguardo al nustriscore, senza entrare troppo nella discussione dato che non me ne frega niente.
Il punteggio di per se mi sembra senza e dovrebbe funzionare moderatamente bene.
Tuttavia ha un grosso problema: è pensato per i cibi pronti.
Non funziona con gli ingredienti che vanno poi cucinati.
Si introduce un sistema che induce la gente a scegliere il migliore prodotto precotto, invece che invogliare la gente a cucinarsi cose buone e sane.
Basta vedere che l'olio d'oliva ottiene un punteggio pari a C, che sicuramente è il più alto tra gli olii, ma che dovrebbe significare sta cosa?
Sicuramente la fuori ci sarà una qualche barretta che ha un punteggio più alto di una mela, ma dubito che questo sia lo stesso parere di un medico.
Non sono affatto contrario all'introduzione di questo sistema, tuttavia mi sembra che vada a risolvere il problema sbagliato.
Credo sarebbe meglio insegnare alla gente come cucinare, e non aiutarli a scegliere cibi già cucinati.
@rastinza
Cuocio 500 gr di ceci secchi che diventano 1500 gr cotti ovvero 3 o 4 porzioni per l'Hummus.
Prendo 300 gr di semi di sesamo, li tosto e li frullo e faccio la pasta di tahina, li divido in porzioni da 80 gr coperte di olio e li metto in frigo.
Ogni 400-500 gr di ceci cotti, aggiungo una tahina, limone, sale, pepe, cumino, prezzemolo, aglio sotto olio, frullo il tutto fino a diventare pasta omogenea, li divido in portavivande da 150 - 200 gr, carote a bastoncini, buon appetito. #food
@rastinza
Insieme al nutriscore andrebbe introdotto un QI_score che misura il quoziente di intelligenza dei consumatori oltre che un Euro_score che misura il peso economico del consumo.
A parte le battute, si apre un dibattito sulla capacità delle persone di gestire la propria alimentazione con cognizione.
Per esempio con 0,500 gr di ceci cotti, 80 gr di sesamo, 2 cucchiai di olio, spezie varie preparo l'hummus di qualità al costo di meno di 1 euro ovvero circa 2 euro al kg.
Come lo preparo: