Nel magnifico settore informatico in Italia, ma anche in altri paesi, abbiamo potuto assistere alla corsa a fare adottare #Office365 ai clienti. Il ragionamento era: io, piccolo provider, non riesco a offrire servizi concorrenziali rispetto a quelli di #Microsoft per cui giro su #O365 le mail e faccio la cresta sulle licenze e la gestione del tenant e offrendo assistenza quando gli utenti hanno gli attacchi d'ira causati da #Outlook. Inutile dire, che un modello di business fondato sul fare la cresta non è esattamente un modello sostenibile a lungo periodo. La premessa di tutto questo era la convinzione che MS non avrebbe aumentato a dismisura i prezzi delle licenze. E quindi via a spostare i propri clienti verso O365 magnificando a questi le sorti magnifiche e progressive della centralizzazione dei sistemi di posta
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Inutile dire che la premessa era un'illusione e chiunque abbia una vaga idea di come funzioni il mercato l'aveva capito da tempo: una volta che un soggetto ha raggiunto una situazione di monopolio o oligopolio fa lui il prezzo. Vuoi continuare a usare i miei servizi? Ora costano il N% in più. Altrimenti ri-migrati la posta altrove, ammesso e non concesso che tu ci riesca dato che nel frattempo MS e #Google hanno massacrato gli standard delle #mail. D'altra parte è successa una cosa simile con #VmWare un anno fa e in molti ancora non hanno capito una ceppa. Oggi leggo questa magnifica notizia: https://www.theregister.com/2025/01/13/m365_price_rises_asia_test/
Office 365 per i consumatori privati in sei paesi scelti come tester costerà in 45% (quarantacinque) in più. Inutile dire che da qua a un anno o due faranno una politica simile anche per l'enterprise. (2/fine)
