Riflessione che parte da un toot dell'utente @capetaun, che ringrazio
Abbandonare il web delle corporazioni non è concettualmente diverso dal veganesimo politico: hai compreso che un certo aspetto della tua vita è intrinsecamente parte del capitalismo estrattivista, hai deciso di tirartene fuori il più possibile e ti prendi l'accollo di ripensare in toti la tua vita, sapendo che sarà complesso, richiederà studio ed energie, e non riuscirai a fare tutto e subito.
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@cretinodicrescenzago sono d'accordo in parte. Da una parte mi sembra completamente comprensibile staccarsi da cose che non ci piacciono. Dall'altra devi trovare una valida alternativa per promuovere le iniziative. Io sono registrato a Instagram, lo uso per caricare vignette di satira sulla politica locale. Inizialmente avevo valutato stamparle ed appenderle ai muri, ma molta poca gente ormai guarda certe cose. Potrei pubblicarle su un giornale, ma i giornali locali sono tutti di destra. Potrei caricarle qui su mastodon, ma le vedrebbe solo gente di altre parti del mondo che non sarebbe interessata.
Insomma, per un uso personale non ne vedo il motivo, ma se si ha bisogno di fare vedere certe cose alla gente, bisogna proporle là dove la gente le va a vedere.
Forse è un cane che si morde la coda: tu non ti puoi staccare perché loro sono lì, loro sono lì perché tu non ti stacchi.
La migliore alternativa secondo me è lavorare su più fronti in modo da non essere dipendenti da tali piattaforme ed arrivato il momento adatto potersene allontanare.
@rastinza riflessione sensatissima e ti ringrazio un sacco!
Decisamente concordo con te: in questa congiuntura trovo che le realtà di attivismo farebbero bene a coltivare il doppio canale, con lo scopo _a medio termine_ di accompagnare il loro pubblico di riferimento via dalle piattaforme corporative, facendo un po' da esca un po' da guida e prendendo la gente quasi una a una – il che poi è come già si fa attivismo funzionante su tutti gli altri temi!