Un mese fa Dionne Searcey aveva fatto un bellissimo profilo sul New York Times di Rokhaya Diagne, giovane e intraprendente computer scientist senegalese, che aveva parlato del suo essere cresciuta con i videogiochi, del suo lavoro e dei progetti con l'intelligenza artificiale. Mi aveva molto intrigata, così l'ho cercata ed è stata così gentile da rispondere a qualche mia domanda per @valigiablu
Ecco allora le sue risposte su videogiochi e intelligenza artificiale:

"Grazie ai videogame ho imparato a risolvere problemi complessi". La storia di Rokhaya Diagne che lavora per sconfiggere la malaria con l'intelligenza artificiale - Valigia Blu valigiablu.it/videogame-ia-mal

con le parole del suo direttore medico, il Cnt scarica quindi la responsabilità di quanto deciso a Careggi sull'ospedale e sul suo comitato etico.

Chi doveva controllare le attività di Macchiarini, anche alla luce del fatto che si trattava di interventi ma sperimentati su animali e uomini? Se non è chiaro come siano avvenute le verifiche sulle condizioni dei pazienti da operare e se queste fossero compatibili con le cure compassionevoli, il Corriere Fiorentino è venuto in possesso di nuove carte che dimostrerebbero come fosse Масchiarini ad autocertificare i risultati dei trapianti: fu lui, assieme ai dottori Alessandro Gonfiotti e Massimo Jaus, a firmare un rapporto sui 5 trapianti giudicandone positivamente gli esiti, rapporto trasmesso dalla direzione sanitaria di Careggi e dall'allora direttore sanitario Valter Giovannini a marzo 2011 che poi servì alla giunta regionale, per rispondere a una interrogazione in Consiglio".

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Il docufilm su Macchiarini dimentica i pazienti su cui ha sperimentato a Firenze ma Giulio Gori e Alessio Gaggioli restano sul caso - dall'inizio - e hanno trovato nuovi documenti che rivelano condizioni cliniche dei pazienti operati a Careggi non conformi a quelle 'ottime' dichiarate dal chirurgo, tutt'altro.
Grazie al lavoro di questi giornalisti e del Corriere Fiorentino il passaggio di Macchiarini a Careggi non resterà nell'ombra e dovrà essere affrontato.

"Tanto, ovviamente, lo spazio dedicato ai medici che al Karoliska Institutet di Solna, in Svezia, operarono al suo fianco ma che poi diventarono i suoi primi accusatori. Uno di loro, Kalle Grinnemo, che arrivò a pensare di suicidarsi quando si trovò isolato per aver messo in discussione Macchiarini, racconta l'esatto momento in cui capì che tutta la vicenda era una bugia: ovvero quando lui e i colleghi si accorsero che non esistevano test sugli animali e che la sperimentazione veniva fatta direttamente sugli esseri umani. Noi in Italia, a Firenze, lo avevamo scoperto ben prima. Ma qui si è preferito mettere tutto a tacere".

"Ora,

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Save The Children ancora una volta non rinuncia a scambiare quelle che sono credenze popolari per evidenze neuroscientifiche. Difatti, nella sezione 'Neuroscienze' dell'ultima edizione dell'Atlante sull'infanzia prima seduce alludendo al fatto che gli schermi sono la causa dell'ADHD (come una volta si riteneva la troppa lettura facesse diventare matti) e poi in una frasetta precisa che non c'è un nesso causale epperò facciamo come se ci fosse e indaghiamolo. Strizzando pesantemente l'occhio, fino ad arrossarlo, all'ampia platea di predicatori e sostenitori del tecnopanico. Per poi cantare le lodi della carta per mandare a memoria le informazioni.
Un copione collaudato che ha il suo pubblico (e i suoi finanziatori). Un pubblico che può permettersi attività, svaghi, strumenti, viaggi (e spesso ciarlatani) per la propria prole.

Come frantumare quantità di stereotipi e pregiudizi con una foto e poche risposte a una splendida intervista di Dionne Searcey sul New York Times di alcuni giorni fa.
Lei è Rokhaya Diagne e a 25 anni, premiata per i suoi progetti che applicano l'Intelligenza Artificiale a problemi di salute pubblica come la malaria è pronta vederne i risultati e a farsi mentore.
Da adolescente andava nella stanza del fratello per videogiocare online ore e ore. Tanto che sua madre le diceva 'hai una dipendenza, se non smetti ti porto da psichiatra'.
Lei a continuato e con Call of Duty & co. ha migliorato le sue capacità di risoluzione dei problemi.
Ha approfittato dei tanti corsi online gratuiti offerti da università statunitensi per rafforzare le competenze tecniche e informatiche. Ha cambiato percorso di studi, da biologia a bioinformatica e oltre.

When she was in her early teens, Rokhaya Diagne would retreat to her brother’s room, where she played online computer games for hours, day after day, until her mother finally got fed up.

“My mom said, ‘This is an addiction,’” Ms. Diagne said. “She said if I didn’t stop, she would send me to the hospital to see a psychiatrist.”

Her mother’s interventions worked. While Ms. Diagne’s passion for computers has, if anything, intensified, she has redirected her energies to higher pursuits than leveling up at Call of Duty.

Now, her goals include using artificial intelligence to help the world eradicate malaria by 2030, a project she is focused on at her health start-up.

Video games “taught me a lot of things,” said Ms. Diagne, 25, a Senegalese computer science major who lives in Dakar, the capital. “They gave me problem-solving skills.”

“I don’t regret playing those things,” she added.

The wealth of free online coding boot camps, robotics lessons and lectures from the likes of Stanford, Oxford and M.I.T. are having a big impact across Africa, inspiring careers in engineering and seeding ideas for start-ups.

A lot of people are reaching out to me, saying, ‘how did you do this, how did you do that,’” she said. “I can mentor them and show them the way.”

nytimes.com/2023/11/03/world/a

Nuovo post!
La notizia della citazione in giudizio di meta, youtube e compagnia bella negli Stati Uniti mi ha fatto ricordare di quando, poco più di un secolo fa, fu Coca Cola a essere portata in tribunale perché produttrice di una bevanda che creava dipendenza.

Quando in tribunale portarono Coca Cola per la tutela della salute e dei bambini
neuropsicolab.blogspot.com/202

Un commento non richiesto sul bando per la valutazione di stato VQR 2020-2024
L'ANVUR rende disponibile, qui, una bozza del bando per il prossimo esercizio di valutazione della ricerca, burocraticamente noto come VQR 2020-2024. È un documento coerente nel metodo e nel merito.
Nel metodo, lo scopo della pubblicazione della bozza è la "consultazione con la comunità scientifica
aisa.sp.unipi.it/un-commento-n
#Notizie

🚨 Research Study 📚

We are exploring researcher's awareness & engagement of #OpenResearch / #OpenScience practices. If you are a researcher, from any academic discipline, from any part of the globe, please consider filling in our ~5 minute survey.

t.co/yqEChfSR9g

Abbiamo lavorato come Gruppo Tecnico di Neuropsicologia della Consulta delle Società Scientifiche presso il CNOP da inizio 2022.
Abbiamo appositamente creato un'indagine per censire la pratica neuropsicologica in Italia.

Se ti identifichi come neuropsicologa/neuropsicologo, quest'indagine è per te!
Grazie per il tempo dedicato e per la condivisione!
docs.google.com/forms/d/e/1FAI

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Brenda Milner continues to be a role model for several generations of women neuroscientists as well as for young students who want to pursue a scientific career. ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/

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Happy 105th Birthday Brenda Milner!
Buon 105° Compleanno Brenda Milner!

'diversity' in science at its peak (Kavli prize, 2014):

Nok Mchunu describes the implementation strategy for an open science platform across the entire continent via AfricArXiv using regional nodes and local implementations.

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