Fission is in the news, but few recognize that a woman physicist was behind the discovery.
Lise Meitner’s brilliance led to the discovery of nuclear fission. But her long time collaborator Otto Hahn, was awarded the Nobel Prize in Chemistry w/o her in 1944, even though she had given the first theoretical explanation.
Albert Einstein called Meitner “our Marie Curie." She also adamantly refused to work on the atomic bomb during WWII. https://www.aps.org/publications/apsnews/201502/physicshistory.cfm #women #history #science #energy
George Lakoff describing the hypocrisy of Elon Musk’s conception of “free speech” and how Musk is using his platform to manipulate discourse at scale… what Lakoff calls “algorithmic warfare”. https://georgelakoff.substack.com/p/algorithm-warfare-how-elon-musk-uses
Dimmi quanti anni hai e ti dirò quanto dormi > meno tra 30 e 50 anni
Se hai 50+ anni e viaggi per più di un'ora al giorno per andare al lavoro > ancora meno
#pendolarezen 😴
Studio su oltre 730.000 partecipanti condotto in diversi paesi e con dati autoriferiti.
Le ore ottimali di sonno sono 7 (né di più né di meno), almeno per le abilità di navigazione spaziale.
Quindi, se puoi, dormi!
"this is the largest single study on self-reported sleep duration across the life-course and its modulation by gender, geographic location and economy"
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Tecniche di disinformazione: la circolare e l'allegato del MIM.
Ne ho scritto su @valigiablu
Quando la disinformazione arriva dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: il caso dei dispositivi elettronici a scuola
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Quando la disinformazione arriva dal Ministero dell’Istruzione e del Merito: il caso dei dispositivi elettronici a scuola | @timetit https://www.valigiablu.it/cellulari-scuola-circolare/
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"In 2021, I released a tool which measures gender diversity in Wikipedia articles (@pac02/explore-gender-diversity-in-a-single-wikipedia-article). OpenSexism uses this tool to measure gender diversity in a selection of articles from Wikipedia in English each wednesday. This is the Wednesday index... a longitudinal dataset to study gender diversity over time in this panel of Wikipedia articles." #wikidata, #wikipedia, #genderbias
That weird paper using T instead of error bar is now retracted.
https://www.hindawi.com/journals/amse/2022/9758123/
But it's drawn attention to the rest of the special issue....
It's a happy hunting ground for those interested in papermill outputs
Please donate to the Internet Archive if you can.
https://archive.org/donate
We are a bargain! Serving millions every day with books music video and web archives.
Please help keep everything freely available.
I'm going to do what I have criticised others for, namely shamelessly advertise a book more than once. Last year I published Understanding the Prefrontal Cortex (2021, OUP) and I have found that two of the most important people in the field have never heard of it. The reason is that it was published when Covid meant no international meetings, and so books never got advertised. I am full of guilt for doing this, but the money would help!
🔴 Il documento insensato della VII commissione Senato è stato mandato alle scuole e - ironia della sorte - se lo ritrovano sul registro elettronico!
Con la circolare alle scuole, il ministro Valditara chiarisce che le regole già ci sono e che
“L'utilizzo dei cellulari e di altri dispositivi elettronici può essere ovviamente consentito, su autorizzazione del docente, e in conformità con i regolamenti di istituto, per finalità didattiche, inclusive e formative, anche nell'ambito degli obiettivi del Piano nazionale scuola digitale (Pnsd) e della "cittadinanza digitale".”
Poi il ministro cita un documento governativo del tutto discutibile:
“L'interesse comune che intendo perseguire è quello per una scuola seria, che rimetta al centro l'apprendimento e l'impegno. Una recente indagine conoscitiva della VII commissione del Senato ha anche evidenziato gli effetti dannosi che l'uso senza criterio dei dispositivi elettronici può avere su concentrazione, memoria, spirito critico dei ragazzi.”
Vale la pena riprendere alcuni stralci di quel documento approvato a giugno 2021, soprattutto per il linguaggio sobrio che lo caratterizza oltre all’infondatezza di quanto asserito:
“Sono gli effetti che l’uso, che nella maggior parte dei casi non può che degenerare in abuso, di smartphone e videogiochi produce sui più giovani. Niente di diverso dalla cocaina. Stesse, identiche, implicazioni chimiche, neurologiche, biologiche e psicologiche.
È quanto sostengono, ciascuno dal proprio punto di vista «scientifico» [tra virgolette!], la maggior parte dei neurologi, degli psichiatri, degli psicologi, dei pedagogisti, dei grafologi, degli esponenti delle Forze dell’ordine auditi. Un quadro oggettivamente allarmante, anche perché evidentemente destinato a peggiorare.”
Ci sono anche le indicazioni in quel documento da quelle bizzarre a quelle di sorveglianza autoritaria:
“Avanziamo alcune ipotesi:
– scoraggiare l’uso di smartphone e videogiochi per minori di quattordici anni;
– rendere cogente il divieto di iscrizione ai social per i minori di tredici anni;
– prevedere l’obbligo dell’installazione di applicazioni per il controllo parentale e l’inibizione all’accesso a siti per adulti sui cellulari dei minori;
– favorire la riconoscibilità di chi frequenta il web;
– vietare l’accesso degli smartphone nelle classi;
– educare gli studenti ai rischi connessi all’abuso di dispositivi digitali e alla navigazione sul web;
– interpretare con equilibrio e spirito critico la tendenza epocale a sopravvalutare i benefici del digitale applicato all’insegnamento;
– incoraggiare, nelle scuole, la lettura su carta, la scrittura a mano e l’esercizio della memoria.”
C’è da dire che il ministro affermando che l’uso dei dispositivi è consentito per finalità didattiche, ragionevolmente smentisce una delle affermazioni scriteriate di quel documento:
“non sono emerse evidenze scientifiche sull’efficacia del digitale applicato all’insegnamento. Anzi, tutte le ricerche scientifiche internazionali citate dimostrano, numeri alla mano, il contrario. Detta in sintesi: più la scuola e lo studio si digitalizzano, più calano sia le competenze degli studenti sia i loro redditi futuri”.
La conclusione del documento della VII commissione permanente del Senato è degna di un film horror:
“Giovani schiavi resi drogati e decerebrati: gli studenti italiani. I nostri figli, i nostri nipoti. In una parola, il nostro futuro.”
Insomma, una scuola seria richiederebbe come minimo il riferimento a documenti seri, validati, inclusivi delle evidenze scientifiche replicate (oltre che ben scritti), soprattutto se governativi.
Almeno la circolare nulla cambia a scuola ma serve a un governo di destra a far rumore: creiamo panico morale su un tema attuale e vi illudiamo di occuparcene con forza, autorità e pseudoscienza, approfittandone per instillare una cultura della sorveglianza.
Clinical Neuropsychologist in our NHS/SSN, adjunct professor at IUL, open science advocate.
Scrivo nel blog e articoli sparsi riguardanti la psicologia, le neuroscienze e l'integrità nella scienza e nella sua comunicazione.