«Il vialetto serpeggiava tra alberi di arance e limoni, e al posto dei pacifici ciottoli rossi c'erano, ogni tanto, mattonelle con accorati appelli all'ispirazione. “Sogna” diceva uno, con la parola incisa dal laser nella pietra rossa. “Partecipa” diceva un altro. Ce n’erano a dozzine. “Socializza”, “Innova”, “Immagina”. Per poco non calpestò la mano di un giovanotto con una tuta grigia; stava installando un'altra mattonella che diceva: “Respira”.»
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