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In questa ricerca sono state analizzate circa 700 immagini digitalizzate di sezioni dell’ippocampo (una struttura del cervello), provenienti da donatori anziani, per sviluppare un algoritmo capace di calcolare una stima istologica dell’età del cervello (del suo decadimento). L’ippocampo è coinvolto sia nell’invecchiamento cerebrale sia nelle malattie neurodegenerative dipendenti dall’età. Le immagini sono poi state impiegate per sviluppare un sistema di machine learning capace di stimare l’età di una persona al momento della morte basandosi esclusivamente sulla sezione digitalizzata. La differenza tra l’età prevista dal sistema e l’età effettiva è stata impiegata per ricavare l’entità del decadimento cerebrale al momento del decesso.
Che la stessa struttura, l’ippocampo, sia seriamente compromessa nel tempo proprio dalla continua interazione con i dispositivi (ad es. i GPS per la navigazione) non è stato considerato.
La mania di pre-vedere tutto, per poi continuare tranquillamente a fare una vita insana, come nulla fosse, è uno degli aspetti che caratterizza l’epoca in cui viviamo: quella del Kali Yuga 😊

link.springer.com/article/10.1

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