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«Il linguaggio è e sarà sempre un territorio occupato. Ho l’impressione di esservi stata legata sin dal giorno della mia nascita. Solo il linguaggio può fare in modo che tu appartenga a un luogo, che non ti perda. È un sostrato in grado di nutrire. Sembra che risieda nella testa, che scenda alla bocca e si fonda sulle labbra quando parli. Tuttavia il linguaggio è dappertutto, occupa le cellule piú solitarie e le muove verso luoghi incomprensibili. Ti incoraggia e ti fa ammalare, disorienta il tuo istinto animale, ti dà umanità. Sentirti intensamente umana è l’emozione piú accomodante, ma può essere anche la piú tirannica.»
---[Eva Baltasar, Boulder]

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