Una iniziativa che mi lascia perplesso: mi sembra una pezza posta su una voragine, sebbene sia consapevole che sicuramente alcune vittime ne possono trarre un minimo sollievo psicologico.
Ma non vengono contemporaneamente strumentalizzate da Facebook (e dal Garante)?
Le immagini infatti resteranno comunque in rete, solo fuori dalla consapevolezza della vittima (se questa si limita a #Facebook)
Dal Garante della #Privacy mi aspetterei che spiegasse come la copia dei dati non lascia traccia e come l'unico modo per evitare spiacevoli leak è non produrre immagini o contenuti informatici che non si vuole vengano diffusi.
E che magari spiegasse perché Facebook, #Google & friends sono essi stessi avversari peericolosissimi da cui proteggersi.
Dalla scuola poi mi aspetterei inoltre un'educazione laica alla compassione: a TUTTI può capitare di fare una cazzata e dovremmo anche insegnare (ed imparare) che la sessualità è un'attività intima, privata e libera che non riguarda in alcun modo chi non vi partecipa liberamente. Ma è possibile che la vittima del leak venga umiliata e il carnefice che l'ha prodotto no?
@Shamar cosa ti puoi aspettare da un garante della privacy che per raccontarti cos'è la privacy ti manda su Youtube?