@rastinza

Credo che @minimalprocedure non fosse contrario all'uso didattico del gioco, ma alla rimozione del testo dalla programmazione.

(ma non avrà problemi a chiarire lui stesso 😉 )

@rastinza @Shamar Il gioco è molto importante nei bambini, mai pensato di eliminarlo. L'approccio ludico favorisce l'apprendimento istintivo. Però ci sono molte fasi nello sviluppo cognitivo dei bambini. C'è il momento in cui il bambino dovrebbe capire che occorre svalicare dei "muretti", per farlo occorre "fatica". >>

@rastinza @Shamar >> In particolare, non sono gli ambienti visuali facilitati il problema, ma il loro piatto e lineare utilizzo. I blocchetti colorati, molto utili, vanno bene a una certa età ma non sempre. Il blocchetto è impulsivo e intuitivo, il testo riflessivo e sistematico (unendo semplicisticamente Bruner e Kagan).

@rastinza @Shamar >> Il testo fissa l'azione del pensare e favorisce un'astrazione superiore al problema. Il blocchetto al contrario favorisce un approccio a tentativi il cui risultato è progressivamente sempre più "intricato". Ciò è dovuto anche e spesso ai limiti del mezzo. Un mezzo limitato fa si che si usi la motosega in qualunque situazione, se l'unica sega a disposizione è quella.

@minimalprocedure
Non so nulla sull'argomento di cui stai parlando.
Certamente studiare da un testo è necessario per imparare determinate cose: dubito si possa studiare la fisica quantistica con un gioco da tavolo.

Tuttavia anche lo studio dai testi ha moltissime limitazioni, basti vedere tutti i neolaureati che non sanno fare sostanzialmente nulla...
@Shamar

@rastinza @Shamar non mi pare stessimo parlando di fisica quantistica né di studio dai testi.

@minimalprocedure
Ti ripeto, non so nulla dell'argomento.
Non ho nemmeno capito di cosa stiamo parlando XD

@Shamar

@rastinza @Shamar Ah! Beh! Allora va bene così.