Show more

Non entro nel merito di questo comunicato. Osservo i margini. Trattandosi di una circolare, era in PDF. Quando fai copia-incolla dal testo di un PDF ci sono problemi di formattazione, che si risolvono con qualche minuto di revisione. Ma chi ha pubblicato questo testo - su _Repubblica_, non sul _Provinciale_ - non lo aveva, qualche minuto per rivedere il testo. E noi ci siamo ormai assuefatti a questo degrado.

milano.repubblica.it/cronaca/2

Quando provi a trasformare in testo scritto una tua audiolezione su Nietzsche.

Ancora una volta si preleva il dna ad una ragazza rom nell’ambito delle indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone. Sulla base di un inaccettabile pregiudizio.

attraversamenti.info/denise-e-

Una mia indagine sulle adolescenti e la sessualità a Siena nell'ambito delle attività dell'Osservatorio Socio-Antropologico.

osapiccolomini.netlify.app/le-

Un docente è un cuoco che magari ha studiato anche la cucina più raffinata, ma si trova a preparare panini per persone costrette a mangiare, che alla prima occasione vomitano tutto.

La mia compagna fa una videochiamata a mia madre.
- Ma quello che suona la chitarra seduto a terra è mio figlio?
- Sì.
- Sembra uno che chiede l'elemosina per strada.

Finalmente metto le mani sulla traduzione di Lucrezio di Milo De Angelis. E trovo subito un errore. Perché qui Lucrezio dice l'esatto contrario: i venti, benché fatti di atomi invisibili, si comportano _come_ i fiumi, che sono fatti di atomi visibili. (Libro I, vv. 295-297)

In terza leggiamo il filosofo cinese Mozi. Se uno uccide un uomo, dice, è un assassino. Se chi governa uccide mille uomini no. Vorrei aggiungere: o se li lascia morire in mare. Non lo dico, ma penso che abbiano capito.

Vengo a prenderti al nido. Stai giocando
con una scatola rossa. Mi guardi
ma sembri indifferente. Per un attimo
mi pare d'essere un estraneo. "Vieni?"
Mi raggiungi e ti prendo tra le braccia.
È andata bene, dice la maestra.
Sei tranquillo, non dai nessun problema.
Fuori è freddo. Domani sarà marzo.
Penso tornando a casa a questo tempo
che si fa così tardo: ed è un pensiero
che devo allontanare ad ogni costo.
A casa piangi piangi piangi. È sonno?
Ti prendo in braccio. Per un po' ti quieti
ma poi riprendi a piangere. Hai sete?
No, non hai sete. Piangi, piangi piangi
smetti un po', poi riprendi disperato
e ti contorci. Ti fa male il dente?
Non lo so. Sei mio figlio ma non so
cos'è che ti tormenta. Stai soffrendo
ed io, tuo padre, non so farci nulla.

Ermes ritrova tra i miei vecchi libri
un’edizione del Piccolo principe.
Dunque era lì, mi dico: e l’apro.
Ed ecco la sua dedica: “Per come
uno ha domesticato l’altro, senza
lasciarci spaventare dalle spine”.
E la sua foto. È in Svizzera, a Gruyeres.
Il suo sorriso acerbo e malizioso
quell’aria di bambina impertinente
gli occhi celesti, i dreads, la croce al collo.

Ricordo in giorno in cui prese quel libro
ci scrisse qualche cosa e me lo diede
con noncuranza quasi; ed io rimasi
stordito come sempre quando accade
la bellezza. Era estate. Poi fu il tempo
del dolore che lascia cicatrici.
E me ne andai nel buio e nel silenzio
scavando gallerie a mani nude
nella sostanza ruvida del mondo
certo soltanto di queste mie spine
inaddomesticabili. Ed è quanto.

Da dove la gioia? Sono uno dei pochi viventi in grado di vedere e sentire un universo che non esiste. E uno dei pochissimi in grado di soffrirne.

I migranti morti al largo di Crotone provenivano dalla Siria, dall'Afghanistan e dall'Iran. Provenivano fa paesi in guerra o in cui sono vietati i diritti più elementari. Avevano diritto all'asilo politico o alla protezione umanitaria. Questo diritto si è trasformato in una condanna a morte non per una tragica fatalità, ma per la criminalizzazione del soccorso in mare. E fa una rabbia immensa leggere la nota del presidente del Consiglio che afferma che "Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole". Negando anche da morte, a queste persone, lo status di profughi.

Festa di compleanno di un compagno del nido di mio figlio. Nomi di bimbi: Ermes (mio figlio), Rio, Harper, Zoe.

Dei morti si dice sempre bene. Con qualche eccezione. Tipo Maurizio Costanzo. Che è un pezzo significativo del degrado culturale del nostro Paese.

Show more
Qoto Mastodon

QOTO: Question Others to Teach Ourselves
An inclusive, Academic Freedom, instance
All cultures welcome.
Hate speech and harassment strictly forbidden.