Ok, so let's first explain what MTU is. I guess half of you already know, in which case you can skip 2 posts ahead.
As you may expect, there's a limit of how big an IP packet can be. This limit is called Maximum Transfer Unit, and it depends on the underlying link layer, eg. for Ethernet it's usually 1500.
If your Ethernet supports Jumbo Frames, MTU can be over 9000.
If you add VPNs / tunneling layers, it can go lower, eg. Ethernet with MTU 1500 goes down to ~1420* when you add IPSec.
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@mcp @informapirata @informatica
L'AI Act, impostatato com'è sul rischio di danno e sulle valutazioni di impatto, rende leciti quasi tutti i sistemi maggiormente lesivi dei diritti individuali.
Si arricchiranno, oltre alle big tech, le imprese che si occuperanno di valutazione del rischio.
L'autorità italiana che dovrebbe fare, baloccarsi con le check lists?
L'unica cosa utile sarebbe una presa di posiziione italiana, che sancisca l'illegalità di diritto
di ciò che è già illegale sulla base del diritto vigente, al netto dell'AI Act: ad esempio, che la polizia possa usare un sistema intrusivo e non funzionante di "riconoscimento" delle emozioni.
filter_reject.txt
file at the server base directory; see snac(5)
and snac(8)
).Hide
or MUTE
buttons (for most cases).MAX_CONVERSATION_LEVELS
define).Using Twitter/X to promote research findings found to have little impact on number of citations https://phys.org/news/2024-03-twitterx-impact-citations.html #science
@zacchiro which part of that, the result? The concatenator (I’m hesitant to call it builder)? They basically have the equivalent of d/copyright (except less well done and nowhere near machine-readable) in every module and concatenate those on image build, and it shows up on the about box of Android, of in-car entertainment systems, etc. or on websites with docs for the images.
Only those modules that went into the build ofc as Shamar said the others are not relevant.
@scy
The best a person can do from start is using screennames for everything that has nothing to do with their name or identity, this should be taught from young age
“Our results suggest that improving code maintainability from very high to excellent pays off. The returns in the upper end of the quality spectrum are not diminishing — they are increasing. This underscores that exceptional code quality is not only a developer’s vanity metric.” — https://arxiv.org/pdf/2401.13407.pdf (PDF)
Everyone said get a Brother printer so I bought a 3-in-1 scanner and printer. There seems to be something wrong with it though. I plugged it into a Linux laptop, opened a document, pressed print, selected the printer, and it printed. Then I opened simple-scan, pressed scan, and it scanned.
This isn't how printers and scanners are supposed to work. Where do install the drivers that don't work properly etc? This was no fun. I demand a refund.
#PapaFrancesco:
"Il denaro per acquistare #armi, si trova! Per fare le #guerre e per operazioni finanziarie senza scrupoli, si trova! Mancano invece i soldi per creare lavoro, per investire in conoscenza, nei talenti, per progettare un nuovo Welfare".
I recommend Matt Kennard's article on what awaits #JA if extradited.
It's time people wake up: since 2010 the legal process has been used to give an appearance of legality and legitimacy to the illegal, illegitimate, indecent, brutal persecution of a journalist
https://www.declassifieduk.org/the-last-days-of-julian-assange-in-the-united-states/
The usual EU style of legislation: proclaiming principles just in order to empty them piecemeal by doing the usual favours for the usual lobbies: https://www.accessnow.org/press-release/ai-act-failure-for-human-rights-victory-for-industry-and-law-enforcement/ #AIAct
Boeing whistleblower found dead in a hotel room. Coroner says he died of a “self-inflicted gunshot wound.” https://www.bbc.co.uk/news/business-68534703
Mentre nelle scuole iniziano i test Invalsi per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado in Gazzetta Ufficiale viene pubblicato il decreto 19 del 2 marzo 2024 (PNRR), che inserisce i risultati delle prove Invalsi nel curriculum dello studente. Nel frattempo alcune associazioni e organizzazioni che operano nel mondo della scuola hanno inviato un reclamo al Garante per la Protezione dei Dati Personali sulla classificazione degli alunni “fragili” con cui chiedono di vietare a INVALSI tale trattamento. Riportiamo di seguito il testo del Reclamo con l’elenco delle venti associazioni firmatarie.
Grazie a @mcp per la segnalazione
AL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI P.ZZA VENEZIA, 11 00187 ROMA
Reclamo ex art. 77 del Regolamento (Ue) 2016/679 e artt. da 140-bis a 143 del Codice in materia di protezione dei dati personali, recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento nazionale al Regolamento
In qualità di associazioni di insegnanti e genitori di alunni residenti in Italia e frequentanti la scuola pubblica italiana, sottoponiamo all’attenzione del Garante le seguenti circostanze, riguardanti il trattamento dei dati associati al nuovo indicatore di fragilità predisposto dall’INVALSI. Riteniamo infatti che classificare gli esiti dei test INVALSI in termini di fragilità individuale, in funzione di un punteggio conseguito algoritmicamente, si configuri come una schedatura impropria in quanto non controllabile, non verificabile né revisionabile per via umana, ovvero non automatizzata.
L’Istituto Nazionale di Valutazione del Sistema di Istruzione, INVALSI, è Titolare del Trattamento e Responsabile della Protezione dei dati: INVALSI con sede in via Ippolito Nievo, n. 35 – CAP 00153 – Roma – C.F.: 920000450582 – Tel. (+39) 06 941851 – fax (+39) 06 94185215 – e-mail: gdpr@invalsi.it. Il Responsabile per la protezione dei dati (o anche “Data Protection Officer” – DPO) nominato da INVALSI è reperibile al seguente indirizzo di posta elettronica: dpo@invalsi.it.
A partire dal 2022, l’INVALSI fornisce a tutte le istituzioni scolastiche un nuovo indicatore individuale, denominato di fragilità, allo scopo di “identificare studenti in condizione di fragilità” in ottica “preventiva, per riconoscere gli alunni che manifestano segnali relativi a potenziali situazioni di disagio, fragilità e abbandono” (1). Tale indicatore è attualmente impiegato come strumento di policy nell’ambito delle azioni previste dal PNRR per la riduzione dei divari territoriali (2). Gli elenchi dei codici identificativi degli studenti “fragili” passano dai database INVALSI alle segreterie scolastiche, che tramite le piattaforme dei registri elettronici (3) associano i rispettivi nomi e cognomi. Agli elenchi in chiaro hanno accesso dirigente e docenti, che possono individuare gli studenti destinati ad attività didattiche differenziate (4), grazie ai finanziamenti destinati alla “lotta alla dispersione scolastica” (5).
Osserviamo quanto segue.
1. L’attribuzione dei punteggi INVALSI di tutti gli studenti italiani, esclusi i bambini di 7 e 10 anni, che svolgono un test cartaceo, avviene in maniera algoritmica. Le batterie di test sono computerizzate.
2. La banca dei quesiti INVALSI non è pubblica. Il processo di test assembly non è noto. La compilazione dei test non è replicabile da parte dello studente o del genitore interessato.
3. La correzione delle domande è gestita in maniera centralizzata. Non sono noti i soggetti che se ne occupano: chi sono i “gruppi di correttori”, gli “assistenti alla codifica” i “table leader” abilitati dall’INVALSI? (6). Non sono note le procedure impiegate né il margine di errore associato alle correzioni. L’emissione dei risultati (livelli) non è verificabile dallo studente che li acquisisce.
4. Le soglie con cui INVALSI definisce la distinzione algoritmica tra i vari livelli, ovvero la distinzione tra fragili e non fragili, non sono note né ricavabili dalla documentazione istituzionale. Anche il margine di errore statistico di attribuzione dei punteggi non è noto.
5. Non esistono standard “di competenze” fissati normativamente nel nostro ordinamento, fatta eccezione per i quadri di certificazione linguistica, importati da quelli internazionali. Non esiste alcuna definizione né regolamentazione di quali siano le competenze minime misurabili (7).
6. L’ informativa dell’INVALSI “in relazione al trattamento dei dati degli studenti ai fini della rilevazione degli apprendimenti” (8) non menziona l’indicatore predittivo di fragilità, non esplicita le finalità, le modalità di trattamento, di diffusione e conservazione delle informazioni contenute in tale indicatore.
7. Non risultano disciplinati il diritto alla cancellazione, quello di revoca del consenso, il diritto di opposizione al trattamento da parte di chi è, o potrebbe, essere classificato come fragile.
8. Non risulta nota la stima del livello di rischio associato al trattamento dei dati relativi all’indicatore di fragilità.
9. Non è possibile, da parte dello studente, esercitare il diritto alla spiegazione e al controllo (articolo 71 GDPR, oltre che articoli da 13 a 15 e 22), ovvero il diritto concreto di ottenere informazioni significative e comprensibili su come il suo punteggio INVALSI sia stato acquisito, chi è responsabile delle correzioni e quali conseguenze comporta il trattamento dei dati di fragilità.
10. Non risulta possibile una revisione umana del processo di attribuzione del punteggio, e dunque dell’esito della classificazione di fragilità.
Riteniamo pertanto che il nuovo indicatore di fragilità individuale elaborato dall’INVALSI, il suo impiego come strumento di policy e la diffusione/pubblicizzazione degli elenchi degli studenti fragili si configurino come una schedatura individuale impropria, oltre che come una distorsione dagli scopi istituzionali dell’Istituto di Valutazione.
Tutto ciò premesso, i sottoscritti
CHIEDONO
al Garante per la protezione dei dati personali, esaminato il reclamo che precede e ritenutane la fondatezza, di assumere nei confronti di INVALSI ogni opportuno provvedimento e, in particolare, di imporre il divieto di estrazione e di trattamento dei dati “di fragilità” individuale.
Le associazioni firmatarie:
Associazione ROARS
Associazione ALaS
Federazione dei Lavoratori della Conoscenza FLC CGIL
USB Scuola
Unicobas Scuola
CUB SUR Scuola
Organizzazione Studenti OSA
Cobas Torino
Cobas Sardegna
Cobas Tuscia
Cobas Terni
Cobas AUTOCONVOCATI
Partito delle Rifondazione Comunista/scuola
Priorità alla Scuola
Ass. Cattive Ragazze
Centro Studi per la Scuola Pubblica CESP Padova
Redazione Professione Docente
Associazione La Nostra Scuola Agorà 33
Associazione Per la Scuola della Repubblica
Associazione Nazionale Docenti AND
♲ poliversity.it/@mcp/1120815397…
La commissione europea - sorpresa! - usa M$ #office365 nei suoi uffici e - sorpresa! sorpresa! - viola la #GDPR, compresi i "transfers of personal data outside the EU/European Economic Area". E non lo dico io: https://www.edps.europa.eu/press-publications/press-news/press-releases/2024/european-commissions-use-microsoft-365-infringes-data-protection-law-eu-institutions-and-bodies_en
@BenAveling @lrvick @Jennifer that’s appalling and has to be illegal!
I'd answer "no" to both questions: people should not seek a marketable skill when studying philosophy and while moral behaviour is intuitive, ethical behaviour requires a kind of awareness that can (almost) only derive from study.
@mcp interesting questions rised by a pointless night debate:
1. You can be a moral person without being able to read, but can you be a ethical person without studying ethics at all?
2. Can philosophy have "market vaue"?
@d0ba https://dl.acm.org/doi/pdf/10.5555/2737838
The other day we talked about different scopes. Page 242 (chapter 5.7.3) handles nested scopes and has a really cool drawing in the next page about it.