Raccomandamento:
ARCANE. Chi dice che gli adattamenti da videogiochi son brutti? Anzi, se lo siapproccia senza conoscere League of Legend si avrà il piacere di farsi prendere a pugni nello stomaco da archi narrativi altrimenti noti.
La storia di due sorelle e del loro rapporto in un mondo classista MA ANCHE la storia di due padri che fanno del loro meglio per le loro figlie, e raccolgono quanto seminato MA ANCHE la storia di due fratelli e della loro caduta nel perseguire lo stesso sogno per vie opposte MA ANCHE la storia di due amici uniti da un'ossessione che potrà essere la loro fine o l'inizio di in mondo migliore MA ANCHE la storia di due idealiste da lati opposti della barricata che si scoprono piu simili di quanto pensassero MA ANCHE macchinazioni e intrighi politici MA ANCHE botte e botte e un sacco di azione MA ANCHE denuncia sociale MA ANCHE...
Insomma c'è tanta roba in 9 episodi. Per di piu scritti e animati alla perfezione, una gioia per gli occhi e per le orecchie. Personaggi accattivanti, dialoghi ben scritti, grafica eccelsa. Grandi botte emozionali nei denti. Lacrime e catarsi e tragedia. Vedetevelo!
Voto 9/10
Una nota: vedete che si possono avere personaggi femminili spaccaculi, dalla sessualità non convenzionale, con melanina a varie intensità, e far piacere la serie anche a stronzi testosteronici? Basta che il selling point sia l'aver scritto bene una bella storia e dei bei personaggi, e non l'aspettarsi che basti la loro sessualità, genere o colore.

Finite le vacanze, torna un
RACCOMANDAMENTO:
The Host (2006, no 2013 mannaggia alla Meyer)
Un padre single e mai cresciuto che vende snacks alla baracchina di famiglia sul fiume. All' arrivo del mostro (come sempre, colpa degli americani) dovrà trovare una via per crescere e darsi una svegliata, perchè in gioco c'è la salvezza di sua figlia. Lo aiuterá la sua improbabile famiglia: una sorella arciere olimpica, un fratello studiato e affarista, e il padre proprietario della baracchina che tiene tutti sulla giusta via a suon di coppini.
Una commedia nera in cui si ride e si piange con (e - miracolo - non dei) protagonisti. Due ore di grande benessere e lacrimoni.
Voto 8

Raccomandamento:
TRAIN TO BUSAN: una storia di padri: il protagonista padre disastrato si confronta, novello Scrooge, col padre dei natali futuri, un affarista spietato che è la destinazione finale del suo attuale percorso di vita. Lo aiutiano in questa Carola il padre dei natali presenti (che a pizze e incoraggiamenti lo riporta sulla giusta via per essere il padre che vorrebbe in fondo diventare) e il padre dei natali passati (che con la sua gioventù e incoscienza gli ricorda da dove è partito prima di diventare papà). In palio, la vita di sua figlia, e di molti altri. Pochi se la caveranno. ...
ah si, il tutto incastrati sull'alta velocità Seul-Busan mentre l'apocalisse zombi distrugge tutto e tutti.
Un film violento e tiratissimo che tanto insegna sulla famiglia, la collaborazione e l'amore. E tante botte.
Voto 9

Raccomandamento:
Disclaimer: Da quando sono padre c è una serie di temi che mi massacra nei feels. I prossimi raccomandamenti copriranno horror e affini che mi han devastato per quello (e che mi son piaciuti).
BULL: un horror ambientato nella malavita pezzente e poveraccia inglese. Film piccolo, con grandi interpreti e um sacco di violenza. Il Bull che da il titolo al film è uno spezzaossa del clan locale, che torna anni dopo aver lasciato tutto per chiudere i conti in sospeso. Massacro dei feels (miei) e di tanti malviventi (loro), per un film cupissimo e disperato (ma non del tutto, vivaddio). Voto 8

Oggi pensavo che mi piacerebbe regalare Le Cronache di Dragonlance al 13enne dei vicini che babysittera i miei figli.
E cosi mi son messo a pensare (mica io il primo eh) a quanto la nostra cultura sia in un loop in cui spammiamo i nostri feticci sulle generazioni successive, rimanendo noi stessi (e magari facendo entrare anche loro) nel target commerciale dei vecchi brand anni 80 che vendono NOSTALGIA fidelizzata.

....

Oh io comunque se lo trovo in tedesco Dragonlance glielo prendo, il set di dadi evito

EdiT:
Il finalone è un po meh ma tanto anche Lee Child ha sempre fatto cagare a scrivere i finali. Su 25 e passa libri me ne vengono in mente solo tre con un finale che me garbo'. Rimane che la serie mi è piaciuta
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Sempre avuto un debole per i libri. Il primo film era ok. La serie tv mi garba assissimo. Se è il vostro genere, consigliata.

Data released, milestone achieved, deadline met.
Me:

Non fosse che in Europa non c'era granche (e io ero stufo di vivere altrove), il settore carni artificiali era uno dei miei sbocchi post accademia.

dezeen.com/2020/11/13/ouroboro

Un bel kit fai da te per crescerti la tua bistecca di te stesso

Io che cerco di gerstire 2 bimbi malati, mentre lavoro su 6 studi clinici in chiusura

E con tutti i miei limiti manuali, la porta ora c'è. Sta su, si apre e grossomodo è dritta.
-mi piacciono i piani ben riusciti-

Se iniziano a guardare in questa direzione vuol dire che è brutta forte. Che fino ad oggi il lockdown era visto come unica via verso la salvezza (e comunque notare il taglio economico, e non sociale, del problema)

Come prove generali di un outbreak di morbi di finedimondo, c'è troppo panico per arrivare alla sufficienza, imho.
Praticamente nessun discorso sugli effetti psicologici e sociali dei NPI (non-pharmacological intervention, peraltro praticamente limitati a miopi mascherine e lockdown generalizzati, ripetuti alllo sfinimento. Il cui succo è che non c è altro costo umano che quello dei morti).
Disorganizzazione e stato di emergenza a 1 anno dall inizio (1 anno di emergenza non è emergenza, è disorganizzazione).
Chiariamoci, non poteva andare meglio di così come malattia: parliamo di una roba per cui l'età mediana dei morti è in linea con l aspettativa di vita ( alla nascita per i maschi in italia è 80.9 [23.4 a 60 anni], mentre la mediana dei morti maschi è 80). Il range interquarile è 75-88. Cazzo, l'età pensionabile è 67! Si poteva gestire in maniera piu compartimentalizzata, proteggendo meglio i fragili e INCLUDENDO I DANNI PSICOLOGICI E SOCIALI NEL CALCOLO. E cercando di limitare il panico.
Alla prossima pandendemia ci arriviamo con una PTSD e zero lessons learned.

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