Un uomo, che naturalmente merita ogni rispetto per la sofferenza che sta provando, non riesce a parlare della figlia uccisa senza evocare la figura di un uomo che uccide. #giuliacecchettin
Un mio libro del 2006. In più di quindici anni questa pagliacciata dei percorsi interdisciplinari agli esami è perfino diventata più grottesca: ora i collegamenti lo studente deve improvvisarli. #scuola
Non è proprio un pisciatoio, ma meritava una collocazione migliore.
[Si può possedere un’importante scultura pubblica di Tony Cragg e ridurla ad un pisciatoio? Sì, se siete a Siena | Artribune]
Negozio di cannabis light in Via di Città a Siena. È la seconda volta che viene imbrattato. Questa volta sembra cioccolata, l'altra volta era senz'altro merda. Via di Città è la strada più centrale di Siena. E per me che vengo da quella che forse oggi è la città più mafiosa d'Italia, è un segnale inquietante. #siena
Allora: se si cerca il mio nome su Google appare questo. I libri sono i miei. I siti indicati se si clicca su Panoramica sono il mio blog, il profilo Linkedin eccetera. La faccia però non è mia, ma di un mio omonimo che sul suo profilo Facebook scrive: "Noi non ci definiamo conservatori, ma nazionalpopolari, sociali o nazionalrivoluzionari..."
A quanto pare, non c'è nessun modo di impedire a Google di fare questi pastrocchi con l'identità delle persone.
Direttore responsabile di "Educazione Aperta", scrivo quando capita anche su "MicroMega" e "Gli Asini". Ateo sbattezzato, buddhista theravada, anarchico. E nulla di tutto questo.
Vivo a Siena con Xho, nostro figlio Ermes e il cane Mirò Chomsky.