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Piccole perle raccogliendo storie di vita di anziani.

- Che scuola hai fatto? Che cosa ti ricordi?

- Ho fatto le scuole elementari di Monti fino alla 5 elementare. Mi ricordo che mi misero in punizione dietro la lavagna a sedere sui ceci o sui sassi perché avevo infilato la stilo nella mano della maestra per difendermi da uno scapaccione e dopo è entrato anche l’arcivescovo Virgilio.

- E che ti ha detto?

- Che mi doveva di’? M’ha detto bravo!

@MicheleCal Della mia professoressa di latino si racconta che un giorno mostrò in classe un giornale pornografico, dicendo qualcosa come: "Questa roba dovete studiare". Era ormai in piena follia: cercò anche di uccidere la sorella.

Ho chiuso ormai definitivamente il mio profilo Facebook. Curiosamente, è stato Facebook stesso ad aiutarmi, con un ban folle di un mese, che mi ha abituato a farne a meno.

Vi sono entrato due giorni fa per recuperare alcune cose. E dopo qualche mese di Mastodon, l'impressione è quella di una gran confusione: pubblicità, video indesiderati, paccottiglia ovunque.

Sto lavorando a questa nuova edizione del capolavoro filosofico-religioso (e politico) di Tolstoj. Con un saggio introduttivo nel quale leggo il suo pensiero anche alla luce della guerra in Ucraina.

@valeriaannicchiarico85 Il loro concerto a Firenze è stato per me una della cose più belle di questi ultimi anni.

In Italia succederebbero cose simili se si pensasse di dover improntare la didattica ai diktat delle famiglie.

mastodon.lawprofs.org/@marklem

Entrando in aula, i miei docenti universitari si presentavano - e certo si sentivano: con poche eccezioni - come divinità, veri numi della cultura. Oggi si fatica davvero a trovare in commercio uno qualsiasi dei loro libri.

@linobanshee Credo che siano ambiti diversi. Il tempo che passo leggendo un libro lo sottraggo all'interazione con gli altri, ma è comunque una esperienza formativa.

@privacyexpert le cose che sa fare sono comunque di gran lunga maggiori di quelle che non sa (ancora) fare.

@linobanshee A me piacerebbe scambiare domande con qualcuno che conosce il Python e me lo insegna gratis. Ma temo che non ve ne siano in giro molti.

@Conte_ssa Per Eraclito però gli opposti non esistono davvero.

@Blue17@mastodon.uno in prima chiedo di prendere appunti con lo smartphone durante la lezione. A fine lezione chiedo di collegare lo smartphone alla Lim e correggo gli appunti.
A margine: tutti i docenti usano lo smartphone durante le riunioni degli organi collegiali.

@Blue17@mastodon.uno No, non è così in tutte le scuole, e non è così in tutte le classi. Noi abbiamo ordinato delle sacche nelle quali gli studenti dovranno posare lo smartphone a inizio lezione. Ma con gli studenti di prima cerchiamo - cerco - di fare un lavoro soprattutto educativo. E in questo lavoro rientra la visione di "The Social Dilemma".

@RossellaLatempa @mcp @RSL Pensare non è proprio la stessa cosa di "crederla come ci pare". Ma amen. Buona giornata.

@RossellaLatempa @mcp @RSL Io sarei tendenzialmente contrario alle prove INVALSI. Ma credo prima di ogni cosa nell'onestà intellettuale, che mi porta a rifiutare qualunque posizione che sia sostenuta con argomenti deboli. E sei libera di crederla come ti pare, ma ritenere che la libertà di insegnamento dei docenti sia compromessa perché sono costretti a fare sorveglianza durante le prove INVALSI è un argomento debolissimo.

@mcp @RossellaLatempa @RSL È davvero un argomento debole, anche considerando quello stesso articolo, che al comma 2 afferma che "La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi".
Un docente fa diverse come, come sai. A volte scherzando dico ai miei studenti che non ho fatto dieci anni di università per regolare il flusso di studenti verso il bagno. Perché un docente fa anche questo: e spesso è la prima richiesta che ricevi appena arrivi in classe. Soprattutto un docente ha l'obbligo di sorveglianza, che non c'entra nulla con l'insegnamento ma pure fa parte del nostro lavoro. E sorveglianza è quella che si fa durante le prove INVALSI.

Mi pare che le cose per cui meravigliarsi o indignarsi siano altre. Mi meraviglio sempre un po' che vi siano docenti che accettano di accompagnare gli studenti in gita, ad esempio. Mi indigno quando vedo docenti spinti a mettersi al servizio degli interessi particolati di questa o quella realtà - il progetto del Lions, quello del Rotary, quello della parrocchietta, quello dell'ordine degli avvocati eccetera.

Mi preoccupa e mi indigna, soprattutto, quello che sta succedendo con il PNRR e la scuola 4.0. Investimenti nella tecnologica che cambieranno la nostra didattica senza che però nelle scuole sia stato possibile alcun confronto. Soldi calati dall'alto con il diktat di _innovare_ in direzione tecnologica. Non riesco a immaginare una offesa maggiore alla libertà di insegnamento.

@mcp @RossellaLatempa @RSL Dici? Io vedo ogni giorno studenti in lacrime per le valutazioni spesso sprezzanti dei docenti. Non ho mai visto un docente in lacrime per le INVALSI.

@mcp @RossellaLatempa @RSL Un docente può, dopo aver somministrato una simulazione, leggere tutte le domande del test nel momento in cui gli studenti lo svolgono.
Quanto al _bollare_: ogni valutazione _bolla_.
A monte mi chiederei se le nostre quotidiane valutazioni hanno davvero un senso didattico. Ma è un altro discorso.

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