@Perugiasostenibile @peacelink Nei manuali di formazione alla soluzione nonviolenta dei conflitti, come quelli di Galtung, si immagina sempre una situazione più o meno ideale: A e B sono in conflitto, ma hanno tutti e due una parte di ragione. Per cui è facile immaginare una situazione nella quale si può soddisfare sia A che B, reinterpretando il conflitto.
Questo è quello che accade nella teoria. Nella pratica non va sempre così. Se A vuole uccidere B, non c'è alcun trascendimento possibile del conflitto. Non è possibile concedere ad A si staccare un braccio a B. L'integrità fisica di B è fuori discussione.
La situazione in Ucraina non è suscettibile di trascendimento, perché non è un conflitto, ossia lo scontro tra due parti con le loro ragioni. E' l'aggressione deliberata di un paese ad un altro paese. Un atto criminale puro e semplice. E la cui unica soluzione possibile è quella di qualsiasi atto criminale: la cessazione immediata del crimine e il processo di chi ne è responsabile.
@Perugiasostenibile @peacelink
La diplomazia _per definizione_ è fatta dietro le quinte. Poi ci sono i trattati firmati sotto gli occhi di tutti, che sono l'esito della diplomazia. Come il Memorandum di Budapest, con il quale la Russia si è impegnato a non attaccare l'Ucraina dopo averne ricevuto le armi atomiche. E di cui ha fatto carta straccia.
Io non ho alcuna voglia di sostenere che quella attuale è l'unica via. Ma sono in attesa di qualcuno che mi indichi una via alternativa per cacciare i russi dall'ucraina. Ogni volta che pongo la domanda le risposte sono evasive. Come il tuo richiamo alla tua testimonianza attiva. Che sarà nobilissima, ne sono sicuro, ma non c'entra con il problema di cui stiamo parlando.
@Perugiasostenibile Non è vero che la diplomazia non sia scesa in campo. L'attività diplomatica è stata febbrile e sono stati fatti anche passi importanti per non irritare la Russia. La Nato, ad esempio, ha rigettato la richiesta di ingresso dell'Ucraina, pur assolutamente legittima.
La soluzione armata non piace a nessuno. Ma nessuno ne ha ancora indicata un'altra.
@Perugiasostenibile Mi pare che quello che hai appena scritto spieghi alla perfezione perché il ragionamento di La Valle non torna. Putin avrebbe tutto l'interesse a suscitare, anche con l'abbattimento della diga, reazioni come la tua, la cui logica conclusione è abbandonare l'Ucraina nelle sue mani, affinché possa continuare il genocidio avviato da Stalin.
@Perugiasostenibile Ti sembra che vi sia davvero qualcosa di logico nel suo ragionamento?
@Perugiasostenibile E meno male che ha usato la ragione. Pensa se non la usava.
@netofo MicroMega.
@Mau_or_ Anni fa denunciai un controllo antidroga nella mia scuola con questo articolo:
https://www.glistatigenerali.com/scuola/la-cultura-della-repressione/
Ci fu chi chiamò la mia preside per chiedere il mio licenziamento.
@fumettidifam @possibile Per onestà intellettuale, Lollobrigida ha detto: "È evidente che avere un'immigrazione irregolare, di grande portata, porta delle degenerazioni, delle marginalizzazioni, delle criticità che poi emergono". Che è un giudizio di fatto, anche piuttosto vero. Piuttosto nella dichiarazione di Lollobrigida colpisce un'altra cosa: dà per scontato che, se si è trattato di terrorismo, dev'essere stato terrorismo islamico. Invece l'aggressore era un cristiano siriano che ha agito invocando Gesù.
> Solo con le indagini capiremo se si tratta di un folle o di estremisti islamici che hanno compiuto questi atti per ragioni terroristiche. I due piani ovviamente portano agli stessi effetti, ma le cause rivelano due problematiche molto diverse – ha commentato il ministro - È evidente che avere un'immigrazione irregolare, di grande portata, porta delle degenerazioni, delle marginalizzazioni, delle criticità che poi emergono
ha dichiarato a "Dritto e Rovescio” il ministro Lollobrigida, noto per le sue posizioni equilibrate, a proposito dell'aggressione di Annecy. Il cui autore è un profugo siriano di religione cristiana, che ha accoltellato i bambini gridando 'In nome di Gesù Cristo".
[Mail al mio collegio dei docenti, dopo aver spiegato in presenza perché ho votato contro il piano Scuola 4.0]
Non ho nulla contro la tecnologia in sé, come ho detto in Collegio. Ho molto contro una certa concezione della tecnologia. Così come non mi piace che a scuola vi siano libri di testo. Non c'è nulla di più umiliante, per un docente, di dover spiegare il libro di testo, e ho sempre trovato singolare che questa umiliazione non sia percepita come tale e si vada invece sempre alla ricerca del libro più aggiornato, più completo, più prestigioso - e più costoso. Mi piace l'idea delle scuole come comunità che creano il sapere e lo condividono: e che dunque i libri di testo, se proprio ne avvertono il bisogno, lo scrivono da sé. E poi lo condividono. È la vecchia pedagogia cooperativa di Freinet. Mi piace l'idea di scuole nelle quali gli strumenti informatici vengono dominati. In cui un documento si scrive in markdown utilizzando non Word né OpenOffice, ma un semplice bloc-notes; e se occorre si converte poi con Pandoc. Mi piace l'informatica low cost. Mi piace l'idea di scuole nelle quali si educa a evitare qualsiasi spreco di hardware, invece di acquistare hardware sempre più costoso. Il mondo dell'informatica - a proposito di politica - è quello in cui è più ampiamente praticato il dono. Ci sono migliaia di programmatori in tutto il mondo che lavorano quotidianamente per mettere a disposizione di tutti gratis strumenti informatici anche molto raffinati. E rilasciano i programmi con licenze che consentono all'utente di modificarli, se lo vogliono. Anni fa al liceo "Lanza" di Foggia uno studente scrisse una mail a Richard Stallman, uno dei padri del software libero e delle licenze libere. Lo invitò a tenere una conferenza nel suo liceo. Stallman accettò subito. Chiese solo il rimborso delle spese d'aereo; fu ospitato a casa dello studente. E fece una lezione bellissima.
Ho provato a parlare al preside di tutto questo. Ha scosso la testa. E' difficile. Chiedo troppo. Il markdown? Chi lo ha mai sentito? In realtà lo usate già quando scrivete su WhatsApp. Mettete un asterisco prima e dopo una *parola* e quella diventa in corsivo. Markdown. Ma vuoi mettere un visore? Vuoi mettere portare uno studente nel bel mezzo di una strada dell'antica Roma, così ci risparmiamo anche la gita a Pompei? Non avrà la minima idea di come è stato fatto quel software, ma sarà estremamente eccitante.
Tra le altre cose, durante una delle riunioni del PNRR - quella con *** che poverino provava a spiegarci che prima decidi che didattica vuoi fare, poi compri l'hardware e il software, se proprio non vuoi software libero - è emerso che in fondo non sarebbe una cattiva idea sostituire un docente con un video. Basta prendere il più bravo che insegna filosofia e far vedere agli studenti i suoi video. E al posto del docente in presenza mettiamo magari un tutor sottopagato, che si occupi solo della sorveglianza degli studenti durante la visione, somministrando un test ogni tanto. I processi che stiamo avviando vanno in questa direzione. L'apprendimento per immersione sarà pienamente possibile, tra qualche anno, senza quasi nessun apporto umano. La domanda che dovremmo porci è cosa possiamo dare ai nostri studenti che non può dare né un video né una intelligenza artificiale. Io una risposta l'ho.
@ashneehs In effetti.
@ashneehs è la zona murattiana, è stata progettata a posta per mantenere l'ordine pubblico.
@Occhioverde grazie!
@Occhioverde Lenny in italia sarebbe Feddit, mi pare. Ma non si possono creare autonomamente forum di discussione. Lo fa l'amministratore.
C'è nel Fediverso uno strumento per creare forum di discussione? #mastaiuto
>"Giorgia (Meloni, ndr) è una 'popolana di Garbatella'. Ha vinto le elezioni parlando agli italiani e alle italiane. Serve quel linguaggio lì". (Claudio Lippi, conduttore televisivo, 2022)
> "Ed io non mi ci abbasso al livello dei miei parrocchiani. Abbassarsi al loro linguaggio e non dire più cose alte, a me non va. Io seguito il mio linguaggio alto e quindi o loro vengono al mio linguaggio o non ci si parla." (Don Lorenzo Milani, prete, 1962)
Direttore responsabile di "Educazione Aperta", scrivo quando capita anche su "MicroMega" e "Gli Asini". Ateo sbattezzato, buddhista theravada, anarchico. E nulla di tutto questo.
Vivo a Siena con Xho, nostro figlio Ermes e il cane Mirò Chomsky.